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 Berlusconi: crisi? Aspettiamo e vediamo Data: 09/11/2007
Appertiene alla sezione: [ Politica ]
Mentre al Senato continuano le votazioni sulla legge finanziaria, il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi si limita ad un ''wait and see'' (aspettiamo e vediamo) espresso entrando a Montecitorio per partecipare ad una riunione con i deputati del suo partito.

Comunque, Berlusconi vede alle porte l'appuntamento elettorale. ''Si muovono - afferma - la disinformazione e la Procura. Ciò vuol dire che ci sono le elezioni e che siamo temuti''.

La disinformazione alla quale fa riferimento l'ex premier è quella di alcuni giornali secondo cui, una volta vinte le elezioni, Berlusconi farebbe un passo indietro per favorire la nascita di un governo di larghe intese con il taglio delle ali estreme dei due schieramenti. ''Non c'è mai stata - sottolinea Berlusconi - l'intenzione da parte mia di fare un passo indietro. Sarebbe incoerente, ma soprattutto sarebbe di una stupidità assoluta''.

Il leader di Fi respinge poi al mittente - cioè al segretario del Pd, Walter Veltroni - la proposta di avviare, dopo l'approvazione della finanziaria, un dialogo sulle riforme istituzionali. ''Con questa situazione nel Parlamento e nel Paese - afferma Berlusconi - noi non siamo disponibili a rinviare il momento di nuove elezioni per un nuovo governo''.

Per ciò che concerne gli altri fronti - decreto sicurezza e decreto fiscale - c'è da registrare il proseguimento delle polemiche tra centrosinistra e centrodestra sul provvedimento che prevede le espulsioni. Per la Cdl, dopo le modifiche chieste e ottenute da Prc, il decreto è ormai ''carta straccia''; da qui la conferma del voto contrario.

''Io non ho mai parlato di spallata, è un termine che non mi appartiene, ho sempre parlato di implosione della sinistra e ci credo ancora''. Berlusconi precisa il suo modo di vedere il futuro del governo Prodi e a chi insiste sulla mancata spallata, lui replica con ironia: ''Quale spalla? ''.

"I gazebo - aggiunge il Cavaliere, ricordando l'iniziativa lanciata da Forza Italia per il prossimo fine settimana - sono fatti a posta per dire basta a questo governo e per andare a nuove elezioni. Come potete pensare che sia concepibile che organizziamo tre giorni di gazebo in tutta Italia per dire basta al governo - prosegue Berlusconi - e poi pensare a un accordo per un governo tecnico con l'altra parte? E' un'assurdità assoluta e totale".

''Non c'è nessun pressing, né io né i miei abbiamo mai nemmeno telefonato a Napolitano''. Berlusconi risponde così a chi domanda se il continuo riferimento alle elezioni anticipate possa essere interpretato come un pressing nei confronti del capo dello Stato, Giorgio Napolitano. ''I nostri deputati - spiega il leader di Forza Italia - non avevano bisogno di essere rincuorati. Il deputato è aggredito ogni giorno dalla gente che chiede quando si tornerà al voto... Chiedendo le elezioni noi interpretiamo i sentimenti di tutta la gente''.

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