•Il voto di oggi? Non cambia nulla, il governo era morto prima e resta morto anche ora, anche se lo tengono artificialmente in vita. Il percorso di questa Finanziaria ha confermato alla lettera le pesantissime contraddizioni che lacerano la sinistra. La Manovra non è stata scritta con l’intento di salvare il Paese ma con l’intento di salvare solo la poltrona di Prodi. Giorno dopo giorno si è divaricata la spaccatura fra i centristi dell’Unione e l’estrema sinistra. Se non è stato oggi, sarà domani. Si tratta solo di aspettare e vedere.
•La Finanziaria si sta dimostrando il Bancomat usato da Prodi per comprare il sostegno dei suoi senatori con i soldi degli italiani. Alla Camera il ministro Amato è stato messo sotto accusa dalla stessa maggioranza che lo sostiene. Maggioranza che è lacerata anche sul decreto fiscale, sul quale probabilmente il governo sarà costretto a porre la fiducia, sul Welfare, sulla politica estera, sulle stanze del buco. E questo sarebbe un governo in salute? Le contraddizioni ci sono, stanno già esplodendo, il Paese non ne può più. Se di fronte a questo sfascio Prodi canta vittoria, evidentemente pensa solo a se stesso e non al bene dei cittadini che dovrebbe rappresentare e di cui dovrebbe curare gli interessi.
•Se Prodi pensa di poter cantar vittoria, sbaglia di grosso. Primo, perché è l’unico a farlo, mentre gli italiani (e non soltanto i ricchi!) piangono per colpa sua. Secondo, perché la Finanziaria non ha terminato il suo iter, dovrà tornare in Senato in terza lettura e saranno dolori. Ma in Senato sono attesi anche la riforma del Welfare e delle pensioni e il decreto fiscale. Sulle pensioni, in particolare, vogliamo proprio vedere come i liberisti e i centristi dell’Unione potranno votare insieme alla sinistra estrema.
•Nessuno ha mai parlato di spallata, nessuno, e soprattutto Berlusconi, ha mai detto che il governo sarebbe caduto il 14 novembre. Si è sempre sostenuto, e rimaniamo convinti, che il governo sia morto e prima o poi imploderà. Ci siamo anche sbilanciati che questo avverrà il più presto possibile, ma fino a dicembre c’è ancora molto tempo e troppi argomenti delicati dovranno essere affrontati in un Senato dove la sinistra è divisa su tutto. La data del 14 è stata usata da Prodi, grazie alla complicità della stampa a lui favorevole, solo per dimostrare di reggere, per denigrare Berlusconi, per presentare una realtà che esiste solo nella sua testa: che il governo durerà a lungo. Se ne accorgerà.
•Il governo Prodi gode di splendida salute, anzi, scoppia di salute. Anzi, scoppia e basta. È sufficiente avere un po’ di pazienza e vedere.