C'è grande attesa per la conferenza stampa che il presidente BERLUSCONI terrà questa sera a Roma per illustrare più minuziosamente la sua iniziativa di dare vita al nuovo partito del popolo delle libertà come annunicato ieri sera a Milano. Intanto l'annuncio di Berlusconi ha smosso le acque sia del centrodestra che del centrosinistra. Nel centro destra alla dichiarata disponibilità al progetto berlusconiano di Storace, Rotondi e Muusslini, a nome dei rispettivi minipartiti, e quella di Carlo Giovananrdi che da sempre berlusconiano all'interno dell'UDC ha chiesto lo scioglimento dell'UDC, hanno fatto riscontro l'assoluta contrarietà di Fini e di A.N. e quella altrettabnto decisa di Casini. Ma mentre per CASINIl la prospettata riforma elettorale ora condivisa da Berlusconi in senso proporzionale alla tedesca è quella che egli pure auspicava, per Fini e A.N. si aprono scenari del tutto nuovo e anche pericolosi. Una riforma elettorale alla tedesca potrebbe portare ad un nuovo isolamento di A.N. da una parte e dall'altra all'isolamento dell'area della sinistra radicale. Ma mentre quest'ultima è auspicabile, non lo è invece quello di A.N. giacchp questo partito non è più il vecchio MSI. Anche nel PD la inversione di marcia prospettata da Berlusconi ha creato scenari nuovi, e ha indotto VELTRONI a chiarire che il dialogo con Berlusconi no deve limitarsi solo alla riforma elettorale ma deve anche avere ad oggetto le riforme costituzionali e istituzionali. Vedremo cosa risponderà Berlusconi nel corso della conferenza stampa e cosa risponderà sia al centro sinistra, sia ai vecchi alleati della Casa delle Libertà con i quali nonostante l'asprezza delle polemiche delle ultime ore è asupicabile che si ritrovino le ragioni ideali e e i motivi politici di convergenza e di comune sentire.