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 PRODI INGANNA TUTTI, COMPRESO VECCHI E GIOVANI Data: 04/12/2007
Appertiene alla sezione: [ Politica ]
Prodi inganna anche vecchi e giovani
Il presente, per gli elettori dell’Unione, è grigio. E a nulla valgono le parole televisive dei notabili della sinistra sui benefici prodotti da questo governo per le fasce meno fortunate della popolazione.

Da Letta a Prodi, passando per Gentiloni, tutti disegnano un presente fatto di bonus per i più poveri, di misure per i giovani, di difesa dei più deboli. Il risultato è che da quando questi signori siedono a Palazzo Chigi il potere d’acquisto delle famiglie si è ridotto. E non solo per l’aumento della benzina o del pane; anche perché, gli italiani (di ogni livello di reddito e sociale) hanno pagato più tasse per 271 euro.

"Le tasse sono bellissime", dice Padoa Schioppa. Se servono per finanziare servizi migliori. In Italia, grazie a Prodi, sono servite per aumentare la spesa per 26 miliardi di euro. Senza quest’aumento di spesa – certificato dal Servizio studi della Camera – il deficit italiano sarebbe stato nel 2008 pari allo 0,8% del pil. Invece, sarà del 2,5%.

E questa maggiore spesa solo in minima parte andrà realmente a sostegno di chi non arriva a fine mese. Un esempio su tutti. Il bonus da 150 euro una tantum per chi ha redditi sotto i 7.500 euro assorbirà meno del 10% del maggior gettito fiscale di quest’anno. Il restante 90% è andato per coprire altre spese, con l’obiettivo (mal riuscito) di recuperare consenso.

Un altro esempio. Al Senato viene introdotta l’abolizione del canone Rai per gli anziani: e la Sinistra la considera una grande vittoria. Piccolo particolare. Verranno esentati dal canone solo i 75enni con un reddito mensile di 516 euro: 4 mila persone in tutt’Italia.

E ancora. La maggioranza si spacca per introdurre uno sconto previdenziale di tre anni per chi fa lavori usuranti. La sinistra estrema ne fa una battaglia di principio. Con un’ipocrisia di fondo. Il disegno di legge che contiene la norma non prevede realmente che chi sta ad una catena di montaggio notturna, 1° gennaio prossimo, potrà andare in pensione a 55 anni, contro i 58 anni necessari al contabile della stessa azienda. Lo sconto previdenziale per i lavoratori usuranti non entra in vigore il 1° gennaio, ma è affidato ad una legge delega, che il governo deve ancora presentare ed il Parlamento approvare. Poi, saranno necessari altri provvedimenti (decreti delegati) per applicarlo.

Insomma, una presa in giro. Come il bonus per i meno fortunati e le misure a favore dei giovani (inapplicabili).

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