Nella riunione dei coordinatori regionali di Forza Italia, presente Silvio Berlusconi, sono state prese all'unanimità alcune decisioni importanti riguardanti la fase costituente del nuovo partito dei moderati e dei liberali, sulla base di una relazione del coordinatore nazionale Sandro Bondi, a nome del vice coordinatore Fabrizio Cicchitto del coordinamento nazionale, degli organi dirigenti del partito e dei presidenti dei gruppi parlamentari.
Si tratta della prima tappa del processo che porterà alla nascita del nuovo partito annunciato da Berlusconi a Piazza San Babila a Milano.
La mobilitazione dei gazebo per raccogliere le prime adesioni al nuovo partito ha avuto un successo superiore alle attese, raggiungendo più di un milione di firme.
Ora però si apre una fase nella quale è necessario prevedere un vero e processo costituente, che conduca nel prossimo anno alla nascita propria di un partito nuovo rispetto a Forza Italia.

Per agevolare il passaggio e per prepararne le condizioni della nascita, sono state istituite le seguenti commissioni di lavoro, composte da parlamentari e dirigenti di Forza Italia, coordinate da Bondi, coadiuvato da Mara Carfagna.
Aspetti giuridici della transizione (Nicolò Ghedini); Modalità di formazione dell'Assemblea Costituente (Angelino Alfano); Elaborazione dello Statuto del nuovo partito (Mariastella Gelmini); Redazione del Manifesto dei Valori (Gaetano Quagliariello) Rapporti con altri partiti e movimenti (Raffaele Fitto); Finanza e Patrimonio (Rocco Crimi); Coordinamento dei parlamentari di Forza Italia che avranno il compito di sviluppare sul territorio l'attività dell'associazionismo collaterale - Circoli della Libertà , Circoli del Buongoverno, Circoli Riformisti, Case del cittadino (Maurizio Lupi); Ufficio elettorale, organizzazione e aspetti legati alle riforme elettorali (Denis Verdini); Adesioni (Gregorio Fontana); Banca dati (Renato Brunetta); Internet (Antonio Palmieri).

Al termine della riunione si è anche deciso di prolungare in maniera permanente la presenza sul territorio dei gazebo, secondo l’autonoma decisione dei coordinatori regionali e provinciali, per proseguire la raccolta delle adesioni al nuovo partito.