Sono salite a quattro le vittime del grave incidente verificatosi in una grande industra di Torino; altri tre operai restano fra la vita e la morte. La Magistratura torinese ha aperto la rituale inchiesta e nel frattempo le alte cariche dello Stato non nhanno mancato di manfiestare la loro solidarietà alle vittime di questo ennesimo incidente sul lavoro. Il presidente della Repubblica, doverosamente in smokling, ha osservato un minuto di silenzio prima di deliziarsi alla musica del Tristano e Isotta alla Scala di Milano il cui biglietto costava 2500 euro, il doppio del miserabile stipendio percepito dalle vittime le quali per arrotandarlo, e non certo per recarsi alla Scala, quando sono morte stavano facendo straordinario, concausa, probabilmente dell'incidente. Il presidente del Consiglio da Lisbona ha fatto sapere che no c'è bisogno di nuove leggi, perchè bastano quelle che ci8 sono che sono anhe abbastanza dure. Già,le leggi per garantire la sicurezza sul lavoro ci sono e sono dure...ma manca chi deve farle osservare, o meglio chi deve vigilare perchè le leggi sulla sicurezza vengano osservate e praticate sui posti di lavoro. Ci riferiamo agli ispettori del lavoro i quali dovrebbero vigilare sulla osservanza delle leggi. Da quanto tempo gli ispettori del lavoro di Torino non si recavano nella fabbrica torinese dove si è verificato l'incidente? E da quanto tempo gli ispettori del lavoro non si recano nelle grandi fabbriche o sui cantieri dei grandi appalti per constatare l'osservanza della legge? Ci piacerebbe e ce lo auguriamo che la Magistratura torinese che ha aperto una inchiesta sui fatti accertino anche questo e nel caso procedano per omissione nei confronti di un ufficio periferico dello Stato il cui compito è proprio quello di vigilare perchè i luoghi di lavoro siano a prova di incidente e sui posti di lavoro vengano applicate tutte le misure previste dalla legislazione vigente.