Ieri, nel corso di una seduta straordinaria di Giunta Regionale, la Puglia di Vendola ha fatto un bel regalo di Natale ai pugliesi: ha aumentato le tasse regionali a carico dei contribuenti pugliesi per il 2008. Aumenta l'IRPEF, l'IRAP e, come se non bastasse, anche la benzina. La decisione si è resa necessaria per sanare l'enorme buco nella sanità pugliese provcato dalla allegra gestione di Vendoal e Tedesco in questi ultimi due anni. Si tratta di una cira da capogiro, dai 200 ai 250 milioni di euro, che maldestramente VENDOLA tenta di far passare come un debito proveniente da lontano, anche se non ha avuto il coraggio di citare l'ex presidente Fitto. E come poteva farlo dopo aver accusato sempre FITTO di aver governato la sanità pugliese con gli strumenti della LOGICA RAGIONIERISTICA, mentre lui, Vendola, intendeva governalara con il soffio della poesia applicata ai bisogni? E questo è il risultato. Mentre Fitto lasciò un bilancio della sanità a pareggio, lui Vendola con la sua poesia ha provo9cato un buco spaventosi che dovrà essere colmato dalle tasse dei pugliesi. E poco conta il gesto demagogico e strumentale con cui VENDOLA e i suoi assessori hanno tentato di coprirsi la faccia: hanno infatti deciso di ridursi gli stipendi del 10% che per Vendola significa una riduzione dello stipendio di 2500 euro mensili visto che di euro MENSILI ne percepisce 25.000 circa, cioè il doppio e talvolta il triplo della pensione ANNUA media di un lavoratore che abbia lavorato per 30-35 anni. I contribuenti pugliesi che incautamente lo votarono ora possono magiarsi le mani e non solo quelle. Ed è appena il caso di sottolineare che nulla è cambiato nella sanità pugliese, sul piano della efficienza e della qualità, in questi due anni, nonostante il buco di Vendola.