Mentre il presidente del Consiglio Prodi si frega le mani per aver evitato di ricevere Il Dalia Lama con scuse da asilo infantile, l'ambascitore cinese a Roma ha protestato formalmente, a distanza di dieci gorni dall'evento, per la visita alla Camera dei Deputati dove il Dalai Lma fu ricevuto dal presidente Beertinotti con gli onori, la cortesia e il rispetto che gli si deve. E mentre Prodi forse si accinge a raccogliere il prezzo della sua mancanza di coraggio e di considerazione per la civile battaglia dei tibetani contro lo strapotere dell'ultimo baluardo comunista nel mondo, Bertinotti risponde per le rime alla protesta cinese e riovendica il diritto e il dovere di sostenere le battaglie per la difesa delle libertà culturali e religiose in ogni parte del mondo. Non sarà del tutto vero quel che diCe Bertinotti se sol si pensa alle libertà culturali e religiose di Cuba che nessuno difende, ma nel caso in oggetto non può che meritare il nostro elogio. Onore al merito.