“Il 15 gennaio andrò dal notaio per ufficializzare la costituzione del Popolo della libertà: il marchio c’è già, ora dobbiamo solo ufficializzare la cosa”.
Con queste parole Silvio Berlusconi è tornato sul nuovo soggetto politico nel corso di una cena con i deputati di Forza Italia. Il Cavaliere ha snocciolato i dati degli ultimi sondaggi, ribadendo che il Partito della Libertà è “già al 38%” mentre Forza Italia è al 35,4% dei consensi”. L’ex premier è parso molto ottimista: “Tutte le volte che ho vinto col Milan, abbiamo vinto anche in politica…” è stata la premessa del suo intervento.
“Si sta muovendo qualcosa di molto importante nel Paese” ha aggiunto, sottolineando che il governo ha la fiducia di “appena il 17%” degli italiani”. “Io se avessi avuto un dato simile - ha proseguito - non ci avrei pensato tre minuti e mi sarei andato a dimettere”. Il Cavaliere ha quindi riassunto le tappe del processo che porterà alla costituzione del nuovo partito. Nel ribadire che le “commissioni” da lui volute per traghettare Forza Italia verso il nuovo soggetto “sono aperte al contributo e alla partecipazione di tutti” i parlamentari azzurri, Berlusconi ha auspicato che “tutti gli esponenti di Forza Italia partecipino” al progetto. Dopo l’appuntamento di gennaio con il notaio, ha spiegato l’ex premier, ci sarà a marzo la “campagna di adesioni”, poi i congressi comunali, provinciali e regionali per eleggere la classe dirigente, e infine un “congresso nazionale”.
La data inizialmente prospettata del 27 marzo, tuttavia, appare “tecnicamente troppo ravvicinata” e potrebbe quindi essere spostata. L’ex premier ha infine ribadito l’auspicio che gli alleati aderiscano al progetto.
“Credo sia ineludibile la possibilità di andare insieme” e “sono estremamente ottimista sul fatto che prima o poi ci ritroveremo insieme dentro questo grande movimento di libertà”. In diretta telefonica con una manifestazione del Popolo delle Libertà a Roma, Silvio Berlusconi torna ad invitare gli alleati ad aderire al suo progetto dicendosi “addolorato” per le critiche rivolte da qualcuno al Pdl.
“Credo che serva veramente una nuova svolta per liberare l’Italia dalla gabbia del sistema politico e da un bipolarismo impotente che è esattamente il contrario di quello che ci serve” e per ottenere ciò il primo passo è proprio il ‘Popolo della libertà’, un “grande movimento che nasce dalla gente e per la gente”.
Lo ha detto Silvio Berlusconi nel corso di un collegamento telefonico con una manifestazione del nuovo partito a Roma. “È un’esaltante pagina di libertà - ha aggiunto il Cavaliere - e bisogna andare avanti così verso qualcosa di nuovo”.
L’ex premier ha ribadito di non considerare il modo in cui è nato il nuovo soggetto politico “una svolta populista” perchè “rende i cittadini più protagonisti dopo che l’attuale governo ha scavato un solco tra lui e la gente”.
“Adesso servono regole chiare che decideremo tutti insieme”, ha concluso Berlusconi, ricordando le tappe che porteranno all’assemblea costituente e alla votazione di una Carta dei valori.
“Agli alleati diciamo: costruiamo insieme questa nuova forza, con pari dignità e senza che uno sia davanti e l’altro dietro”.
“Continuiamo a dirlo - ha aggiunto - ma se invece queste forze politiche volessero mantenere la loro dignità questa non è una cosa che crea distanza tra noi, perchè restiamo alleati come lo siamo stati per tanti anni”.
“Io sono addolorato per le espressioni critiche verso questo progetto che per me era ed è indispensabile. Quindi a loro dico - riferendosi agli alleati - di venire con noi, di darci una mano a costruire il soggetto e a fondersi in esso insieme con noi”. L’ex premier ha quindi ribadito il concetto espresso poco prima: “Ma se non vogliono non c’è alcuna difficoltà perchè continueremo a collaborare insieme come abbiamo fatto negli ultimi cinque anni di governo”.
“Nessuno, fra le persone che incontro in giro per l’Italia, crede che ci sia un vantaggio a stare divisi. Questo significa che gli elettori sono più avanti degli eletti e gli eletti non potranno non riscontrare questa volontà”.
Per questo, ha concluso “sono estremamente ottimista sul fatto che ci troveremo di nuovo insieme dentro questo movimento di libertà”.