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 DALLA FRANCIA A TORITTO Data: 12/03/2007
Appertiene alla sezione: [ Opinione ]
Il settimanale francese LE CANARD ENCHAINE' è entrato a testa bassa nella campagna elettorale che tra poco meno di due mesi porterà alla elezione del nuovo presidente francese. Come è noto due sono (o almeno erano fino a pochi giorni fa) i contendenti: per la DESTRA il ministro dell'interno Nicolas SARKOZY e per la SINISTRA Sègolene ROYAL. Ad entrambi il settimanale francese ha contestato pubblicamente comportamenti politicamente scorretti. Al candidato della Destra è stato contestato che quand'era sindaco di Neuilly, grande ed elegante sobborgo parigino, nel 1997, ottenne grossi sconti nell'acquisto di un appartamento di 223 metri quadri, acquistato ad un prezzo inferiore del 20% del prezzo di mercato dal costruttore, che all'epoca aveva ottenuto numerosi appalti dal Comune di cui era sindaco SARKOZY e che si sarebbe assunto anche l'onere di effettuare lavori di sistemazione e arredamento. Secondo il settimanale francese l'appartamento, pagato 876 mila nel 1997 è stato rivenduto nel 2006 per due milioni di euro, con un vistoso guadagno da parte di Sarkozy.
Alla Royal il settimanale ha contestato invece l'aver pagato meno tasse, insieme al suo compagno, il capo dei socialisti francesi HOLLANDE, grazie ad un marchingegno assolutamente legale ma che proprio la Royal aveva definito un espediente inventato dalla Destra francese per favorire i ricchi a discapito dei poveri.
Colpi bassi sono stati definiti questi del settimanale francese da parte dei due candidati alla presidenza francese che però si sono guardati bene dal contestare il diritto del settimanale e quindi degli elettori di conoscere sin nei minimi particolari i comportamenti anche privati che riferendosi a personalità pubbliche non possono essere coperti da alcun tipo di segreto e/o da alcuna invocazione di riservatezza. Insomma, entrambi i due candidati si sono ben guardati dal denunciare una violazione della loro privacy, consci che chi si occupa di cose pubbliche non possa e non debba nascondersi dietro alcuna privacy nella sua vita anche privata.
Dedichiamo questa notizia a qualche sciocco di casa nostra che ha invocato la sua privacy, ancorchè mai violata, per tentare di mettere il bavaglio alla pubblica denuncia della sua inettitudine. Non abbiamo bisogno di dirne il nome perchè è sulla bocca di tutti, anzi nella risata di tutti.

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