I passaggeri dell'eurostar Lecce-Roma che hanno impiegato una ventina di ore per percorrere la distanza tra le due città, compresa una notte passata al freddo e al gelo, noonchè alla fame e alla sete, riceveranno da treniutalia il rimborso di 800 euro cadauno quale risarcimento per il danno patito. Bene, anzi male. Innazitutto chi ha stabiliuo che un congruo risarcimento del danno subito valga 800 euro , e poi perchè mai lo deve pagare trenitalia, cioè, infine tutti noi, cioè i contribuenti che con le nostre tasse e i copiosi costi dei biglietti teniamo in piedi l'organizzazione di trenitalia? Una notte passata fra ansia, paura, terrore, freddo, gelo, può avere conseguenze diverse sulla vita di ciascuna persona per cui stabilire una entità uguale per tutti, siano essi giovani o anziani, donne o uomini, malandati o no, è davvero assurdo. Ma quel che è più assurdo è che a pagare il danno non sia chi lo ha provocato ma la stessa categoria di chi lo ha subito, cioè i biaggiatori. Ci sembra che il direttore generale di trenitalia o manger che dir si voglia percepisca somme annue da capogiro per le sue prestazioni e quando lascia l'incarico riceve buonouscite da emiri arabi. E allora non è il caso che il risarcimento sia prelevato dall stipendio d'oro del manager o dalla sua quota di futura buonuscita?