L’intera opposizione di centrodestra ha dichiarato voto contrario al Bilancio delle tasse di Vendola e compagni e durante il voto i consiglieri sono usciti dall’aula denunciando platealmente la rottura istituzionale. Oggetto della contestazione l’atteggiamento della Presidenza del Consiglio Regionale che ha consentito alla maggioranza di sostituire i Disegni di Legge e gli emendamenti di maggioranza e opposizione con un sub emendamento che ha blindato i provvedimenti e imbavagliato l’intero Consiglio regionale.
Reggendo un enorme striscione con la scritta “Vendola = tasse” tutti i consiglieri di opposizione hanno comunicato di ritirare i propri rappresentanti dall’ufficio di presidenza e di non partecipare più ai lavori della conferenza dei capigruppo, delle commissioni e del Consiglio.
“Speravano che cedessimo alla rissa – dice Forza Italia – così domani la stampa avrebbe parlato di questo e non delle tasse. Alla rissa non cediamo ma neanche permettiamo che ci imbavaglino”.
“Il Governo regionale e la maggioranza - dice Alleanza Nazionale - ci hanno impedito di evitare l’aumento delle tasse a carico dei cittadini pugliesi. E il Presidente Vendola non ha avuto neanche il coraggio di restare in aula mentre la sua maggioranza approvava questo vergognoso Bilancio”.
Dello stesso avviso l’Udc federata: “L’atteggiamento antidemocratico e irresponsabile della maggioranza ci ha costretti alla rottura”; la Puglia Prima di Tutto: “Il blitz della Presidenza del Consiglio affidata a Mineo è offensivo per l’intero Consiglio regionale” e il consigliere del Gruppo Misto Giammarco Surico: “Per tre giorni abbiamo cercato di essere collaborativi e responsabili ma Governo e maggioranza hanno preferito imbavagliarci anche a costo di stravolgere il regolamento”; il consigliere Ignazio Zullo: “Violate le regole elementari della democrazia e soffocato il dibattito per la fretta di mettere subito le tasse”.