Lunedì prossimo si saprà quando si vota per il rinnovo del Parlamento e il ritorno del centrodestra alla guida del Paese. Lunedì la Camera dovrà votare una mozione di pieta e totale condivisione delle dichiarazioni rese da Mastella l'altro ieri alla Camera e il caèpogruppo dell'UDEUR Fabris ha annunciato che se la mozione nion sarà votata sarà crisi. E allora o vedremo Di Pietro calarsi le brache e votare le parole du fuoco di Mastella contro la Magistratura o la crisi scoppierà un minuto dopo con il conseguente scioglimento delle CAMERE e il ritorno all urne. Del resto questa soluzione è quella che viene perseguita anche da altri piccli partiti del centrosinistra e forse del centro destra per sputnare l'arma dei referendum vista la impossibilità di trovare una intesa su una rifiorma elettorale condivisa da tutti. E' il caso di dire che non tutti i mali vengono per nuocere, per cui se la situazione che si è venuta a creare con il caso Mastella e il caso referendum ci porterà di filato alle urne saranno stati due mali da cui forse potrà venire qualcosa di buon per l Paese stremato da un anno e mezzo del peggior governo dal 1945 ad oggi, quello presieduto da Prodi la cui cocciutaggine a voler "tirare a campare" è peggiore di quella di Andreotti del 1991 la cui resistenza al potere ci portò alla crisi del 1992 e da questa alla fine della prima repubblica del 1994.