Sono riprese questa mattina le consultaziooni del capo dello stato per risolvere la crisi determinata dalle dimissioni di Prodi. Nonostante i tentativi di alcuni pompieri, le consultazioni di questa mattina pportano di filato alle elezioni anticipate. E non ha sortito alcun effetto nè la proposta di Ferrara di un governo Veltroni per fare la riforma elettorale, nè la proposta di Casini di un governo di larghe intese, caduta nel vuoto visto che il maggior partito del centrodestra, cioè Forza Italia, sostejuto da Lerga ed AN, ha escluso una sua disponibilità a simili ipotesi. Tesi che domani mattina sarà esposta dal presidente Berlusconi al capo dello stato quando sarà il turno di Forza Itali a di essere consultata. Perciò si fa sempre più distinta all'orrizzonte politico la consukltazione vera, cioè quella degli elettori italiani chiamati a decidere del loro destino. Nel frattempo Forza Italia affila le armi della prossima campagna elettorale e annuncia i primi provvedimenti che in caso di vittoria saranno assunti: la eliminazione dell'ICI e la riforma della Giustizia, smpre più nell'occhio del ciclone anche alla luce delle devastanti relazioni sullo stato della giustizia in Italia lette dai Procuratori Generali in occasione della inaugurazione dell'anno giudiziario. E' una situazione da c vera e propria bancarotta che in una azineda privata porterebbe immediatamente alla nomina di un curatore fallimentare.