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 RAI: DI PIU' E DI PEGGIO Data: 29/01/2008
Appertiene alla sezione: [ Politica ]
Rai: di tutti, di più. Mai slogan fu più appropriato se si guarda che cosa sta accadendo nell’Azienda di viale Mazzini, un’Azienda ormai fuori controllo e che si appresta a seguire una campagna elettorale tra le più difficili degli ultimi decenni.
Gli ultimi due episodi, smascherati ieri sera da “Striscia la notizia”, mostrano a quale livello di sciatteria siano arrivati gli autori e i conduttori di programmi cosidetti di intrattenimento e a quale livello di menefreghismo siano arrivati i massimi vertici.

Il primo episodio riguarda il programma “Buongiorno Italia” andato in onda ai primi di gennaio. Il conduttore Franco Di Mare doveva intervistare un testimone – che adesso vive sotto protezione - che anni addietro aveva permesso la cattura in Sicilia degli autori di un efferato delitto di mafia. Alla vigilia della trasmissione il testimone, Franco Nero, ha dato forfait; ma Di Mare non si è dato per vinto: senza spiegare ai telespettatori l’escamotage al quale aveva fatto ricorso, al posto di Franco Nero, ha inserito, nascosto da una tapparella, un attore che ha letto alcune dichiarazioni dello stesso testimone.
Insomma un servizio taroccato, una bufala che, in un’Azienda normale, avrebbe provocato seri provvedimenti.

Il secondo episodio è avvenuto nel giorno della Memoria, sulla rete due. La critica televisiva (?) Claudia Vinciguerra parlando dei massacri dei nazisti, per ben due volte, citando il libro di Mario Calabresi ha detto che il “povero commissario” era stato ucciso dalle SS a Milano. Aggiungendo: “Lo so bene, ho letto il libro del figlio, e poi in quei giorni, ragazzina, ero a Milano”.
Nessuno degli astanti, a partire dal conduttore Tiberi, ha precisato che Calabresi non fu ucciso dalle SS ma dagli uomini di Lotta Continua. Anche in questo caso, da quello che si sa, l’Azienda non ha preso alcun provvedimento.

Mentre il Tg1 di Riotta, persegue una linea moderata nell’informazione politica, il Tg3 di Di Bella si sente già in campagna elettorale e attacca violentemente il centrodestra e il suo leader Berlusconi.
Anche ieri sera, nel programma “Porta a Porta” il direttore Di Bella ha dimostrato tutta la sua faziosità nel prendere le difese di Rutelli e del centrosinistra tanto da far dire ironicamente all’ex ministro Tremonti: “Caro direttore, apprezzo con piacere la sua militanza politica”.

Il casus belli è dell’altro ieri. Il Tg3 ha dato con grande enfasi, distorcendo le parole del Cavaliere, la notizia che Berlusconi sarebbe pronto a marciare su Roma se non ottenesse le elezioni anticipate. Giorgio Lainati, cogliendo questa disinformazione, l’ha definita una “grave scorrettezza”; ma le parole del parlamentare azzurro hanno scatenato la reazione della sinistra. I soliti noti (Giulietti, Cuillo, etc.) hanno vergato comunicati di fuoco contro Forza Italia e il Cavaliere.
Insomma è partita la campagna contro il centrodestra e il circolo mediatico si è già messo in movimento con una Rai totalmente fuori controllo.

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