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 NAPOLI: BASSOLINO E LO SCANDALO DEI COMPENSI Data: 06/02/2008
Appertiene alla sezione: [ Politica ]
Rifiuti/Bassolino e lo scandalo dei compensi
Nel giorno in cui i Pm di Napoli scaricano su Antonio Bassolino montagne di accuse, pesanti come macigni, viene diffusa la notizia che il Pd lo candiderà, spalancandogli la strada verso una sicura elezione in Parlamento. Così non si dimetterà per le gravi responsabilità (almeno quelle politiche sono sotto gli occhi di tutti, in attesa del responso della magistratura per i profili penali), ma lo farà attraverso l’uscita di sicurezza che gli verrà garantita dal partito di Veltroni.
Nell’inchiesta sui rifiuti i Pm, nel chiedere il rinvio a giudizio del governatore e di altri 27 per lo scandalo Impregilo, hanno rovistato con accanimento e pazienza certosina nella “monnezza” politica di 14 anni di gestione della sinistra campana, scoperchiando latrocini, clientele, truffe, accaparramento e sprechi enormi di denaro pubblico.
Il vicecommissario Raffaele Vanoli, braccio destro dell’allora commissario Bassolino e da lui nominato, dal 1999 al 2005 avrebbe percepito oltre un milione di euro l’anno; Giulio Facchi, subcommissario nominato da Edo Ronchi, 800mila euro; Massimo Paolucci, commissario vicario per tre anni, esponente di punta dei Ds e oggi consigliere comunale Pd, 500mila euro.
Ma particolarmente bruciante per il Governatore è che i Pm sono giunti alla conclusione che la situazione di emergenza di questi mesi è da addebitare in prima persona proprio a Bassolino. Scrivono: “La fame di discariche attuali è figlia delle sue scelte consapevoli. Le piramidi nere di ecoballe sono state provocate dalle ordinanze firmate da Bassolino e Vanoli: Bassolino era al corrente delle inadempienze. Se avessero rispettato le regole, non ci sarebbe la crisi attuale, non ci sarebbero le piramidi nere, né la fame di discariche”.
La sostanza era che “per chi stava al commissariato, più durava l’emergenza e più si guadagnava”. In una intercettazione, il subcommissario Facchi, spinto a scrivere una relazione che nasconde i guai della gestione, dice: “Bassolino ha fatto la carognata nel dire che la relazione la devo fare io. È grossa, vado a coprire nove anni di cazzate. La relazione avrebbe dovuto scriverla Vanoli e invece Bassolino ha detto: solo Giulio sa farla, e si vede che è una manovra classica bassoliniana…”.
C’è da aggiungere altro?

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