A causa dell'impennata di prezzi e tariffe il potere d'acquisto dei redditi da pensione subirà in media una decurtazione di 1.000 euro l'anno, pari a circa due volte la pensione minima mensile. Lo rileva la Fnp,la categoria dei pensionati della Cisl, nell'aggiornamento dell'osservatorio sul carovita.
"A gennaio - spiega Sandro Loschi, componente della segreteria nazionale della Fnp - l'inflazione sfiora il 3%. L'impennata dei prezzi è stata causata soprattutto dagli aumenti registrati negli alimenti, trasporti e voci relative all'abitazione, acqua, elettricità e combustibili. E il record fatto segnalare dal gasolio ha avuto un effetto a valanga anche sui prodotti agroalimentari a causa dei costi del trasporto".
Secondo i pensionati della Cisl "sul dato di gennaio pesano però anche fattori interni come gli adeguamenti di alcune tariffe delle ferrovie e delle autostrade. La caduta del governo Prodi ha annullato quei provvedimenti che le organizzazioni sindacali avevano già contrattato per il recupero del potere d'acquisto di stipendi e pensioni".