“L’ennesimo schiaffo al Sud e in particolare al Gargano, arriva dal Governo Prodi per fortuna ormai sfiduciato e dimissionario, pare per una imperdonabile sciatteria”. Lo dice il responsabile di Forza Italia per il Mezzogiorno e coordinatore regionale per la Puglia, On. Raffaele Fitto, primo firmatario di una interrogazione parlamentare che la settimana prossima tutti i Deputati pugliesi di Forza Italia presenteranno alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, da cui dipende il Dipartimento Nazionale di Protezione Civile e al ministro per l’Ambiente, Pecoraro Scanio.
“Proprio all’indomani dei tragici incendi del Gargano – dicono i Deputati – l’Onorevole di Forza Italia Mario Mauro, vicepresidente del Parlamento Europeo, riuscì a far approvare al Parlamento europeo un suo emendamento che modificando i criteri di utilizzo del Fondo di solidarietà europeo, estendeva la possibilità di utilizzo di tale fondo anche come indennizzo per le regioni europee particolarmente colpite dagli incendi. Oggi scopriamo che Peschici e il Gargano avrebbero perso quei fondi per un errore del Governo italiano, della la Protezione civile nazionale e forse anche di quella regionale nella scrittura della domanda di accesso. Un fatto di una gravità assoluta frutto a quanto pare di approssimazione, sciatteria, forse addirittura non lettura di un regolamento chiarissimo che impone ai Governi di presentare la domanda di accesso al Fondo entro dieci settimane dall’evento. La domanda del Governo italiano invece è arrivata tardi. Il fatto che questo Governo stia finalmente andando a casa non lo esime dal rendere conto delle proprie gravissime responsabilità. Ci auguriamo quindi che alla nostra interrogazione urgente venga data immediata risposta. Vogliamo sapere chi ha comunicato alla Protezione Civile nazionale le date degli incendi, chi ha istruito la pratica, chi insomma ha sbagliato e di chi sono le responsabilità per questo ennesimo schiaffo al Mezzogiorno e al Gargano. Chiederemo anche al Governo - conclude Fitto - se ci sono ancora margini per poter chiedere al Governo europeo di correggere la domanda e riuscire quindi a far arrivare quei soldi ad una terra che oltre ad aver subito gravissimi danni ambientali, economici e sociali, ha perso ben tre vite umane in quegli incendi”.