Il relitto di un U-boot tedesco della seconda guerra mondiale è stato ritrovato sul fondo del Mar Nero. Altri due sottomarini dovrebbero essere nelle vicinanze.
Gli abitanti delle coste turche nei pressi della città di Zonguldak sapevano dell'esistenza dei sommergibili da 60 anni e le ricerche della marina erano cominciate nel 1994.
Si tratta di relitti appartenenti a una miniflotta di 6 esemplari che operò nel Mare del Nord all'inizio della seconda guerra mondiale. Gli U-19, U-20 e U-23 furono poi trasferiti nel Mar Nero durante la campagna di Russia.
La loro avventura cominciò negli anni Trenta. Furono protagonisti del riarmo tedesco di quel decennio e pattugliarono le coste spagnole durante la guerra di Spagna. Si trattava di modelli II-B, soprannominati "Einbaum" (piroga) per la loro agilità. Erano economici e veloci da produrre alla catena di montaggio.
Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, si rivelarono esemplari troppo piccoli per la caccia ai convogli Alleati nell'Atlantico e nel Mare del Nord. Con l'inizio della campagna di Russia, furono così trasferiti ai fondali meno profondi del Mar Nero. Tra il 1941 e il 1944 affondarono 45.000 tonnellate di navi russe.
Fu un'avventura anche il modo in cui giunsero nel Mar Nero. La Germania voleva evitare di violare la neutralità della Turchia, i sommergibili vennero perciò smontati e fatti viaggiare via terra perché non entrassero nelle acque territoriali di quel Paese. Ognuno pesava "solo" 280 tonnellate, non fu difficile coprire i 3300 km del viaggio dal Mare del Nord, in un'Europa continentale che nel 1941 era interamente occupata dai tedeschi.
Quando l'Armata Rossa invase la Romani nel 1944, ai marinai fu ordinato di affondare gli U-boot e di riparare in Turchia, dove furono internati fino alla fine della guerra.
L'ingegnere navale Selcuk Kolay,a capo della spedizione di recupero, ha utilizzato radar, sommozzatori tedeschi e testimonianze dei marinai sopravvissuti per rintracciare i relitti. L'U-20 si trova 2 miglia al largo, a circa 25 metri di profondità. Sarebbe in buone condizioni.
Kolay ritiene di avere rintracciato anche l'U-23 a 50 e l'U-19 a ben 450 metri di profondità.