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 I BOCCIATI DAL PAESE, PROMOSSI DA VELTRONI Data: 15/02/2008
Appertiene alla sezione: [ Politica ]
I bocciati dal Paese, promossi da Veltroni
Partiamo dai numeri del Governo Prodi, quello attualmente in carica per l'ordinaria amministrazione, e che purtroppo è stato in carica negli ultimi due anni per una straordinaria devastazione del Paese. Partiamo dai numeri, perchè diversamente si rischia di vivere solo di parole, spesso prive di sostanza.

L'attuale, pletorico esecutivo presieduto dal professore di Reggio Emilia conta 9 ministri e 28 vice e sottosegretari dei Ds; 7 ministri e 21 vice e sottosegretari della Margherita; 2 ministri e 4 sottosegretari eletti nelle liste dell'Ulivo; 1 indipendente che ha aderito al Pd (Padoa Schioppa): totale 20 ministri e 53 sottosegretari, sempre che nelle ultime ore Prodi non ne abbia nominato qualche altro.

Bene, tutti questi signori, più o meno l'80 per cento del Governo in carica e che presto finirà nella discarica della storia repubblicana, sono attualmente in quota al neonato Partito Democratico. E lo sono, ovviamente, non come figure di secondo piano, come portatori d'acqua, ma in posizioni di leadership.
A questo punto passiamo dai numeri alle parole. E lo facciamo con una domanda che finisce per essere retorica, sempre che uno non sia accecato dall'ideologia o dal senso di appartenenza, atteggiamento tipico della sinistra italiana: è credibile Walter Veltroni quando lancia gli slogan del nuovo partito e di quello che dovrebbe essere il suo programma di Governo? E' credibile pensare che la stessa gente che fino ad oggi, anzi, fino a domani gestirà questo paese, possa farlo in modo esattamente opposto, così come da enunciazioni del candidato Veltroni? Quelli che hanno spinto la tassazione a livelli record nella storia italiana e nel panorama internazionale, possono essere gli stessi che dopo il 14 aprile tagliano il peso fiscale? Sono credibili coloro che sostengono questo?

Dice: ma prima c'era il condizionamento della sinistra radicale. Può darsi. Ma se è vero, come i numeri dimostrano, che la forza degli ex Ds e Margherita è quella che abbiamo appena ricordato, e se è vero che tutti i ministeri chiave erano nelle loro mani, dobbiamo proprio essere così fessi da pensare che sono stati solo vittime delle circostanze, e non anche complici e protagonisti a pieno titolo delle scelleratezza compiute da Prodi?
Dobbiamo pensare che nel 2006 è stato solo Prodi a teorizzare e coltivare il culto dell'autosufficienza, dell'accaparramento di tutti i posti istituzionali e non anche a fronte di un risultato elettorale di sostanziale parità, cosa che oggi Veltroni bolla come errore madornale? Secondo noi Prodi è stato ed è in ottima compagnia in quella scelta, e dunque nelle scelte che verranno.

E a proposito di Prodi, si dedicherà solo alla famiglia, farà il nonno come lui stesso ha furbescamente dichiarato, o magari continuerà a fare politica? Secondo noi è più probabile la seconda ipotesi. Ma se la farà, il palcoscenico sarà ovviamente il Partito democratico di cui è presidente. Allora, che Pd sarà? Quello di Prodi, o quello che proclama di voler fare il contrario di ciò che ha fatto Prodi?

Nel dubbio, crediamo che gli italiani sceglieranno di far governare chi oggi e domani farà e dirà ciò che ha detto e fatto (bene) fino a ieri.

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