Ciriaco DEMITA ha polemicamente sbattuto la porta e ha lasciato il PD. Ha detto che il Partito Democratico non è un partito, è solo un marchio di fabbrica dove non c'è con cui discutere. Peccato che De Mita si accorga di tutto ciò solo ora, solo dopo che il "cinico" Veltroni lo ha escluso dalle liste del PD perchè ha 80 anni. Gli uomini, ha aggiunto De Mita a queswto riguardo, non si misurano dall'età ma dall'intelligenza e ha ricordato che quand'era segretario della DC candidò Guido Carli che era in avanti con gli anni ma aveva spessore e competenza. Ha ragione DeMita ma queste cose avrebbe dovuto capirle e dirle prima, prima cioè che gli i "cinici" postcomunisti fagocitassero i postdemocristiani e se ne servissero per impadrionisri con pochi voti del potere e sopratutto del sottopotere. Come pure è ben strano che De Mita solo ora irrida a Veltroni l'americano che per richiamare esempi di democrazia si rifaccia all'americano Kennedy e non all'italiano De Gasperi che in materia all'americano può dare molte e molte lezioni. Peccato che De Mita, uomo inteligente - e su questo non ci sono dubbi - solo ora si accorga dell'americanismo d'annata di Veltroni che per paralre agli italiani usa l'inglese, sia pure degli slogan, da "I care" a "yuo can". Potrebbe adattarsi a De Mita e a tanti come lui l'antico adagio secondo il quale prima si fanno scappare i buoi dalla stalla e poi si mettono i catenacci.