E' bastato un solo anno a Vendola perchč si rivelasse del tutto incapace di tenere le redini della Regione alla cui presidenza fu eletto nell'aprile del 2005 con una sparuta maggioranza di voti. Si č accorto lui, e purtroppo se ne sono accorti i pugliesi, che non si governa nč con le poesie, nč con le parole mitragliate in maniera da apparire veritā evangeliche essendo in realtā luoghi comuni affastellati l'uno accanto all'altro. Dalla vicenda dell'Acquedotto il cui presidente sponsorizzato tanto ardentemente da Vendola si č dimesso, dopo neppure un anno di gestione, con un pesante atto di accusa proprio al suo sponsor, al buco di 180 milioni di euro registrato nella contabilitā regionale, appena risanata dopo la cura, dura ma opportuna , Fitto-Palese, all'abortito nuovo piano sanitario regionale rimasto nei cassetti della testa di Vendola, al minacciato ripristino dei ticket sanitari, aboliti tra suoni di trombe e di fanfare, la presidenza Vendola č giā classificata tra quelle che i pugliesi faranno fatica a rimpiangere mentre tutti i pugliesi, anche quelli che l'hanno votato, si augurano che al pių presto Vendola se ne torni a Roma a far compagnia al suo amico di appartamento on. Giordano, abbaiando ai gatti. Speriamo che ai pugliesi lasci un pō di trippa.