“Grazie anche all'intesa con il Movimento per le Autonomie di Raffaele Lombardo, il Popolo della Libertà vincerà le regionali in Sicilia e conquisterà anche un'ampia maggioranza al Senato”.
Lo ribadisce Silvio Berlusconi, che esulta per l'accordo siglato in extremis ieri sera sul candidato alla Regione Sicilia e, contemporaneamente, non perde l'occasione per punzecchiare l'Udc, ricordando che il PdL, futura costola italiana del Ppe, è “la casa naturale” degli ex alleati centristi.
In collegamento telefonico con un convegno organizzato a Torino da Vito Bonsignore, eurodeputato dell'Udc passato al PdL, Berlusconi infierisce sul partito di Casini: “Non hanno valutato sufficientemente che siamo riusciti, per la prima volta in Italia, a portare tanti laici su posizioni della Chiesa su temi cruciali come i valori della vita e della famiglia. Il PdL è il centro” e non c'è nessuno “scivolamento a destra come qualcuno vuole maliziosamente insinuare”.
Per questa ragione, rileva il Cavaliere “l'adesione dell'Udc al PdL sarebbe stato l'approdo naturale in un partito che aveva e che ha nel suo dna i valori fondanti del Ppe”.
Alle new entry centrista del PdL, Berlusconi invia un messaggio chiaro: “Tocca a tutti noi, in particolare a voi che venite dall'esperienza dell'Udc partecipare alla nascita della costola italiana del Ppe”.
Infine il Cavaliere si schermisce: “Sono un vecchietto a disposizione, uno strumento per far sì che in Italia si possa guardare al futuro con maggiore serenità”.
“Io sono uno strumento - aggiunge - per far sì che i nostri figli e tutti quelli che ci stanno più a cuore possano avere un futuro che non sia illiberale e autoritario, ma di democrazia, benessere e libertà. Questa è la missione e se staremo tutti uniti, come vogliono gli elettori, riusciremo a realizzarla”.