A dispetto di Repubblica che, per dare risalto ad un sondaggio che darebbe ragione al Pd, impegna due intere pagine, il Corriere della Sera relega in una “breve” di appena 16 righe un’indagine della Demoskopea che conferma i dati comunicati da Berlusconi: il Popolo delle Libertà distacca il partito di Veltroni di ben 10 punti.
Nonostante venga dato in crescita a discapito della Sinistra Arcobaleno che si ferma al 5,8% dei consensi (alle politiche del 2006 la somma dei voti presi da Rifondazione, Verdi e Comunisti italiani arrivava a 10,2%), l’ex sindaco di Roma raccoglie solo il 32,5% delle intenzioni di voto contro il 40% riservato al nuovo partito di Berlusconi. Percentuale questa che arriva al 44,5 con l’aggiunta dei voti assegnati alla Lega e al Mpa (4,5%) contro il totale del centrosinistra veltroniano che, con il misero bottino del 2% portato dall’Italia dei Valori, si ferma a quota 34,5. Dieci punti di distacco tondi tondi.
A dare man forte alla soddisfazione del Cavaliere arriva anche l’inglese Betfair, una società esperta in scommesse, che dà la vittoria delle prossime elezioni al centrodestra. Infatti, se Berlusconi viene offerto a 1,48 e dunque in pole position per guidare l’esecutivo nei prossimi cinque anni, il suo diretto antagonista Veltroni viene “dato” a 4. Dietro di loro il vuoto: Casini è in lavagna a 650 volte la posta, mentre l’affermazione di Bertinotti, Santanchè e Tabacci sale a quota mille.
A fronte di queste informazioni, risalta ancora di più la volontà di Repubblica di maramaldeggiare con i sondaggi per fare coraggio al suo amico Veltroni, tanto da “urlare” cifre e dati in due pagine intere rispondendo a quel detto che “Chi urla più forte ha torto”.