E' quanto chiede iL suo avvocato che ha presentato istanza di scarcerazione al GIP del Tribunale di Bari alla luce dei fatti che man mano emergono della terribile tragedia che ha ucciso i due bambini di Gravina. Dalle prime risultanze degli esami, infatti, apare sempre più imporbabile una responsabilità del padre e sempre più prende corpo l'ipotesi di una disgrazia che ha portato alla morte dei due fratellini. Certo è che la tesi accusatoria, alla quale noi non abbiamo mai dato credito, traballa da tutte le parti. Comuqnue, fermo restando che bisognerà attendere i tempi necessari per compeltare gli esami autoptici e l'autopsia vera e propria per fare piena luce sui fatti, non sarebbe inopportuno che il GIP almeno dipsonesse la revoca deglia arresti in carcere del padre dei bambini e gli si consentisse, nel dubbio, di vedere egli pure i due corpicini e di riconoscerli, perchè se fosse, come appare sempre più evidente, innocente, sarebbe ancor più disumano non consentirgli di piangere in libertà i suoi bambini. Del resto, la figura del padre, dipinta dai poco attenti investigatori come quella di un padre padrone sicchè da giustificare l'accusa rivoltagli, avvalorata da mass media pronti a infilzare un colpevole chicchessia, è stata del tutto rivalutata da una trasmissione di Telenorba - VERSUS - nel corso della quale il giudice del Tribunale dei Minori dott.ssa Cavallo che conosce il caso e le person, hasì confermato la rigorosità del Pappalardi ma ne ha escluso ogni forma di vessaz