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 LA DEMAGOGIA DI VELTRONI Data: 29/02/2008
Appertiene alla sezione: [ Politica ]
Povero Veltroni, alla ricerca disperata di mostrarsi "nuovo", lui che nuovo non č visto che in politica ci sta da quando aveva i pantaloni corti e che di politica e solo di politica ha solo campato, si č inventato le candidatre "nuove" al posto delle vecchie. Ha mandato in pensione De Mita perchč ha 80 anni (ma, di grazia, quanti aveva Napolitano quando č stato eletto alla suprema carica dello Stato?????) e al suo posto ha candidato una giovinetta di 25, che sarā capolista in Campania. Di De Mita, sia chiaro, non puō fregarcebne di meno - come dicono a Roma - ma, di grazia, cosa saprā far di meglio la giovinetta, pescata chissā come e chissā dove (per caso č anche questa parente di qualhe autorevole esponente della casta come quella scelta nel Lazio?), se non ubbidire ai tanti vecchi volponi della politica e del Parlamento che liberatisi di De Mita, che, comuque, la testa ce l'aveva e ce l'ha, potranno usare la giovinetta neo parlamentare come vorranno. Si tratta, č evidente, di una strumentale utilizzazione della "giovinezza" per scopi propagandistici e utilitaristici (per loro). Ovviamente,la giovinetta, chiunque essa sia, baciata in fronte dalla fortuna, vincitrice di un bel terno al lotto senza aver neppure acquistato il biglietto, non si metterā di certo a fare la schizzinosa e saprā essere ubbidiente esecutrice di ordini. Prioprio come nei parlamenti di sovietica memoria. E non č di certo eticamente migliore la decisione di candidare alla Camera l'unico operaio superstite della Tyssen di Torino. A noi sembra ancor pių volgarmente strumentale delle candidature delle cosiddette giovani. Non si onora la memoria dei morti portando in Parlamento chi non ha avuto la sfortuna di morire, ma provvedendo, in prospettiva, ad eliomianre le ragioni degli incidenti e sull'immediato colpendo senza pietā tutti coloro che con i loro silenzi, le loro latitanze, le loro cecitā, volute o colpose, hanno sulla coscienza la morte degli operai della Tyssen. E non solo i padroni o i dirigenti del gruppo italotedescxo, ma anchei sindacati, le asl, gli addetti alla sicurezza. Il resto č solo propaganda che non risparmia neppure il dolore e i lutti. Tipicamente veltroniano.

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