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 LA ”BARI DI EMILIANO” Data: 22/03/2007
Appertiene alla sezione: [ Opinione ]
Pubblichiamo un articolo di Elena Pinto, ironica, ma non troppo, ricostruzione dei presunti "meriti" del sindaco di Bari Emiliano a proposito della "nuova Bari". Alla fine dell'articolo scopriamo che la Bari "cantata" da Emiliano è la Bari del sindaco Di Cagno Abbrescia e dell'indimenticato Pinucccio Tatarella.

LA ”BARI DI EMILIANO” di Elena Pinto
“Tessere il reticolo delle competenze e delle sensibilità artistiche di cui Bari è dotata è uno dei compiti dell’Amministrazione municipale: ecco la ragione fondamentale di questo contenitore di immagini forti, intense, straordinarie”. Così scrive l’assessore alle Culture del Comune di Bari, Nicola Laforgia, firmando un CD dal titolo “Per Bari” che presenta la nostra città da ogni sua angolazione e che il Sindaco Emiliano ha consegnato ai 400 giornalisti della stampa nazionale e internazionale arrivati a Bari in occasione del vertice italo – russo.
Entrati anche noi in possesso di una copia della cartellina stampa, mettiamo da parte il resto del materiale e divoriamo con ingordigia il CD su Bari, ansiosi di trovare almeno lì traccia della “Bari di Emiliano”. Ci copriamo il capo di cenere, ci diciamo che forse siamo noi baresi vicini al centrodestra a non renderci conto che in tre anni questo Sindaco e questa amministrazione hanno cambiato in modo tale il volto della città da poter addirittura riempire un intero Cd di foto e testi.
Allora al culmine della curiosità inseriamo il CD nel computer.
Primo dato, non certo sorprendente ormai, è stato realizzato da Proforma (ma non vogliamo lasciarci condizionare, magari è un caso che il Sindaco da tre anni faccia lavorare con il Comune e con le ex municipalizzate in via quasi esclusiva l’agenzia di pubblicità che ha curato la sua campagna elettorale, quella di Vendola, quella di Bertinotti e le feste della sinistra nazionale).
Insomma multimedialmente entriamo nella “Bari di Emiliano” pronti a ricrederci.
E che troviamo?
Piazza Ferrarese, Piazza Mercantile, il Museo Storico, i giardini di Piazza Balenzano, il Teatro Piccinni, la Fontana di Piazza Umberto, l’ex manifattura Tabacchi, la Scuola Garibaldi, la Chiesa Russa, Parco 2 Giugno, il Campo Bellavista, l’ex Cava di Maso, il Mercato del Pesce, la Cittadella della Cultura.
E ancora: bellissime foto delle Porte dello Stadio della Vittoria realizzate per i Giochi del Mediterraneo, la Palestra di Enziteto, il Terminal Crociere e la stazione passeggeri del Porto di Bari, la nuova aerostazione dell’aeroporto di Bari, la Palestra Ex Gil e le altre palestre di quartiere, lo Stadio del Nuoto, Via Venezia, il Molo S. Antonio, la spiaggia di Pane e Pomodoro, la nuova Cupola del Petruzzelli, l’ex Macello e l’ex frigorifero comunale, l’ex Diurno, i Campi di Calcetto sotto la Muraglia.
Cominciamo a sentirci proiettati indietro nel tempo e sentiamo che prepotentemente il pregiudizio (a questo punto ampiamente riabilitatato da sentimento denigratorio a stato d’animo inevitabile) si rifà strada dentro di noi: abbiamo l’impressione di essere non al 14 marzo 2007 ma al 1° giugno 2004. Abbiamo quasi la certezza che quello che stiamo guardando non sia il CD consegnato da Emiliano alla stampa internazionale, ma la versione multimediale del libro “Grazie, Bari” scritto a fine mandato dal Sindaco Simone di Cagno Abbrescia e dedicato a Pinuccio Tatarella.
Non vorremmo sembrare poco obiettivi, ma abbiamo la netta impressione che la “Bari di Emiliano” presentata al mondo nel 2007 sia la “Bari di Di Cagno e Tatarella” consegnata ad Emiliano nel 2004.
La prime domande che sorgono spontanee sono: in 3 anni l’Amministrazione Emiliano non ha fatto proprio nulla? Non c’era neanche una cosa da fotografare e da aggiungere alle foto di cose realizzate dal centrodestra negli ultimi dieci anni? La Bari che Emiliano ha ereditato come è cambiata in 3 anni?
E allora ci chiediamo? Quando Emiliano terminerà la sua legislatura (speriamo prima della scadenza naturale) avrà almeno l’onestà intellettuale di intitolare il suo libro “Grazie, Simone, grazie Pinuccio”?

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