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 MA IL SINDACO DI GRAVINA SA QUEL CHE DICE? Data: 15/03/2008
Appertiene alla sezione: [ Opinione ]
Il sindaco di GRAVINA non riesce a non sorprendere la gente. Prima ha accusato la gente del suo paese, la gran parte della quale lo ha eletto sindaco, preferendolo ad altri candidati, di essere gente poco seria, mediocre, solo interessata ai fatti propri; poi è riuscito ad ammutolire, ed è tutto dire, il pur loquacissimo conduttore di Porta a Porta Bruno Vespa, asserendo di non essere a conoscenza dell'esistenza della famosa casa delle cento finestre dove hanno trovato la morte i due fratellini Pappalardi per il cui ritrovamento il sindaco se ne è andato in Romania. Vespa, ne ricordiamo lafaccia incredula (e infuriata), non nascose il suo stupore dinanzi a questa incredibile dichiaraizone di Vendola il quale evidentemente non si rendeva conto dell'assurdità che stava dicendo, dimenticando che quella casa dista poche decine di metri dal Comune e che non può sfuggire a nessuno, tanto più a lui ce enon solo ora è sindaco ma che nella vita pubblica ci sta da un bel pò di tempo; di fronte alla manifesta incredulità di VESPA il sindaco di Gravina aggiunse stolida,mente che se non gli veniva segnalato non poteva saperlo, scaricando sui vigili urbani la responsabilità di non averlo avvisato dell'esistenza di quel palazzo fatiscente e pericoloso al centro del centro storico di Gravina. Non contento di ciò, Venodla ieri ha rilasciato un'altra dichiaraizone che fa a pugni con il buon senso:ha criticato chi ha applaudito Pappalardi quando è rientrato a casa dopo tre mesi di ingiusta, ripetiamo, ingiusta detenzione, perchè, ha detto, Pappalardi è un indagato, includendo nella critica chi ha organizzato la raccolta di firme e la fiaccolata a favore della libertà di Pappalardi. Lasciamo andare i civili e anche un noto espoentne della opposizione politica locale, ma forse Vendola non sa che il primo promotore della fiaccolata è stato il vescovo di Gravina che ha anche parlato per telefono con Pappalardi? Cioè, VENDOLA sale in cattedra per cirticare chi fa ciò che lui, lui in primo luogo, avrebbe dovuto fare, non solo perchè sindaco ma anche perchè avvocato penalista, e quindi più di altri in grado di valutare la gravità delle ingiustificate misure cautelari adottate nei confronti del suo concittadino che sarà antipatico ma è di sicuro innocente della morte dei suoi bambini, e che se è colpevole di abbandono come da ultimo ha detto il GIP, lo è nella misura in cui lui, Vendola, è colpevole di non conoscere l'esistenza della casa delle cento finestre.

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