Dopo il presidente francese Sarkozy, anche il presidente americano George Bush ha fatto sapere che sta vagliando la possibilità di non parteciapre alla cerimonia di inaugurazione dei giochi olimpici di Pechino. La decisione di Bush era nell'aria e i recenti avvenimenti che hanno creato non pochi imbarazzi alle diplomazie occidentali verso le quali si manifesta la opposizione di quanti si battono per la libertà del Tibet e per il no alla repressione cinese dei tibettati, hanno provocato una accelerazione verso una decisione che sarebbe coraggiosa e in linea con tutto il mandato presidenziale di Bush che sulla lotta per la libertà, contro l'oppressione, ha fondato le sue linee direttrici.