Il leader del PD, Veltroni, che è stato comunista, post comunista, ex comunista, non dimentica le lezioni leniniste che vanno dalla criminalizzazione dell'avversario al vittimismo per sè. Nella trasmissione che andrà in onda questa sera di Porta a Porta nella quale è stato ospite, Veltroni, con la faccia tosta che si ritrova, ha dichiarato che i suoi avversari, cioè Berlusconi e il Popolo della Libertà, hanno fatto una campagna elettorale all'insegna dell'odio mentre lui l'avrebbe fatta all'insegna dell'amore. Ce ne vuole di faccia tosta per dire certe cose, per far finta di non sapere di quali nefandezze continua ad essere fatto oggetto Silvio Berlusconi, di quante ne è stato fatto oggetto nel recente passato, per esempio da parte del grande alleato di Veltroni, il giustizialista Di Pietro. E poi, quale sarebbe la campagna d'odio contro di lui? Avergli ricordato, come ben ha fatto Berlusconi, che lui, ex comunista che è stato agli ordini di una potenza straniera, non ha alcun titolo per pretendere da chicchessia "giuramenti" di fedeltà alla Costituzione? Oppure averlo ridicolizzato quando con toni pietistici che hanno fatto accapponare la pelle ha promesso che ai pensionati darà 400 euro all'anno, lui che ben sa che per mangiare al suo tavolo in una cena organizzata per raccogliere fondi per la campagna elettorale chi voleva partecipare doveva pagare 500 euro a cranio? Cioè, un pensionato con la cosiddetta quattordicesima che VELTRONI promette solennemente di elargire, un pensionato non potrebbe mai sedere alla sua tavola. Oppure Veltroni si lamenta del fatto che gli è stato ricordato che lui e il suo stato maggiore del PD hanno fatto parte del peggior governo della Republica, quello di Prodi che ha affamato gli italiani, li ha subissati di tasse, li ha ridotti alla miseria? Ricordare ciò significa "avvelenare" di odio la campagna elettroale? Andiamo Veltroni, raccontala ad un altro.