“Quando si dà vita a un grande partito a vocazione maggioritaria, il successo politico non si misura attraverso il conto della serva dei numeri: un politico attento come Walter Veltroni dovrebbe saperlo. E dovrebbe, per questo, considerare di più la circostanza di non essere stato in grado di sfondare al centro, e di essersi salvato dalla debacle solo per aver cannibalizzato la sinistra massimalista”.
Lo ha dichiarato il senatore di Forza Italia-Popolo della Libertà, Gaetano Quagliariello. “In ogni caso, se ci si vuol proprio mettere sul terreno delle percentuali ancien regime, tutto è concesso tranne dire bugie. Veltroni ha detto ieri e ripetuto oggi che il PdL avrebbe perso consensi rispetto a quelli conseguiti nel 2006 dalle forze che in esso sono confluiti. Rifaccia i conti. Forza Italia e An nelle scorse elezioni politiche raccolsero insieme il 36,06% alla Camera e il 36,41% al Senato: entrambe le percentuali sono inferiori al 38,2% ottenuto stavolta dal PdL al Senato e al 37,4% ottenuto alla Camera, ed è questo che conta, non essendo né onesto né corretto ragionare in termini di cifre assolute senza tener conto della diminuzione dei votanti. Il buonismo può portare a immaginare la realtà a proprio piacimento, ma Veltroni rispetti non diciamo la matematica, ma almeno l’aritmetica che, come è noto, non è un’opinione”.