A Roma l'ex alleato di Alemanno in Alleanza Nazionale e ora capo della Destra non approdata in Parlamento, Storace, raccoglie l'appello di Berlusconi e decide di votare Alemanno nella sfida con Rutelli per il ballottagio che vede in palio il Comune di Roma, cioè la capitale. Non si sa invece se lo stesso appello lo raccoglierà l'on. Casini. Questi, secondo le notizie diffuse in queste ore dalle agenzie, si sarebbe incontrato con Veltroni e con lo stesso Rutelli e potrebbe decidere di votare per la sinistra al Comune di Roma.
Comprendiamo le ragioni e i risentimenti di Casini che forse potrebbero indurlo a questa decisione, anche se mascherata da una sorta di primarie che dovrebbero decidere una decisione che forse è già presa.
Ma vogliamo sperare che l'on. Casini, che ha umanamente la nostra simpatia, vorrà rivedere questa decisione e decidere di non riconsegnare Roma, la capitale d'Italia ma, sopratutto, la capitale del cristianesimo, nelle mani della sinistra, sopratutto nelle mani di quella radicale che cancellata il 14 aprile dal Parlamento si impossesserà di Roma per farne lo scenario delle sue rabbiose rivalse.
E' vero, l'on. Casini forse, per giustificare la sua decisione, rievocherà, alla rovescia, il precedente di Alcide De Gasperi il quale nel 1952, invitato dalle gerarchie vaticane e poi dallo stesso Papa Pio XII, Papa Pacelli, a fare lista comune con la destra misisna per imepdire anche allora che il Comune di Roma finisse nelle mani di Tgliatti, si rifiutò di farlo, per non stringere alleanze non gradite. Ed ebbe ragione perchè il Comune, anche senza l'aiuto della destra missina, non fu conquistato dal fronte popolare.
Ma se Casini deciudesse di far convergere i voti dell'UDC verso la sinistra, si consegnerebbe alla storia per essere stato il capo del partito che espressamente si richiama alla Chiesa che consegna il centro della cristianità a chi è pronto a realizzare a livello locale ciò che non gli è riuscito di fare a livello nazionale.
Certo le ragioni personali potrebbero giustificare ciò che le ragioni della politica mai potrebbero giustificare.
Casini però non può far prevalere le ragioni poersonali, ha l'obbligo di far prevalere le ragioni della politica e per quanto ciò potrà causargli anche giustificate contorsioni, scelga la politica e impedisca alla sinistra di governare Roma.