Greggio alle stelle: sfonda quota 118 dollari al barile e segna l'ennesimo record storico. Forte preoccupazione si registra all’International energy forum dove Nobuo Tanaka, direttore esecutivo dell’agenzia internazionale per l’energia, sottolinea il rischio che "questi prezzi" possano causare la recessione".
Vola ancora il prezzo del petrolio, che sfonda quota 118 dollari al barile. Sul circuito elettronico i future sul Light crude salgono al nuovo record storico di 118,05 dollari, in rialzo di 57 cent. Nuovo massimo di tutti i tempi anche per il Brent che schizza a 115,03 in aumento di 60 cent. A spingere le quotazioni sono le tensioni geopolitiche in Nigeria, ma anche la resistenza dei Paesi dell’Opec ad aumentare la propria offerta sul mercato e la debolezza del dollaro, nonchè lo sciopero in una raffineria in Scozia. L’Opec ha, comunque, fatto sapere che aumenterà la produzione di cinque milioni di barili al giorno entro il 2012. Il segretario generale dell’Organizzazione dei paesi esportatori di petrolio, Abdullah Salem El-Badri, ha detto che il Cartello punta ad aumentare la capacità produttiva di nove milioni di barili al giorno entro il 2020.
Nuovo record per i prezzi della benzina che raggiunge gli 1,413 euro al litro mentre il gasolio schizza ad un soffio da quota 1,4 euro al litro. Spinti dai nuovi massimi del petrolio i prezzi dei carburanti hanno registrato oggi nuovi rincari. Con l’Agip che - secondo l’aggiornamento di Quotidiano Energia - ha aumentato di 1,5 centesimi al litro la verde a 1,413 euro ed ha rialzato di 1 cent il gasolio a 1,399 euro al litro. Ad un passo cioè da quota 1,4 euro. Si tratta dei massimi storici, anche alla luce dello sconto fiscale di 2 centesimi attualmente in vigore.
"È possibile" che gli alti prezzi del petrolio possano portare alla recessione su scala globale. A margine dell’ultima giornata dei lavori dell’International energy forum, il direttore dell’Agenzia internazionale dell’energia, Nobuo Tanaka, ha detto che i prezzi alti sono "pericolosi per tutti" sia produttori sia consumatori ribadendo ancora una volta che l’andamento attuale dei corsi del greggio "può pesare sulla domanda".