“Sms consumatori” è il nuovo servizio gratuito messo a disposizione dal ministero delle Politiche agricole in collaborazione con otto associazioni dei consumatori e con l'Ismea.
Inviando un sms gratuito al numero 47947 (unico per tutti i gestori telefonici, con cui il ministero ha sottoscritto un protocollo di intesa) e indicando il nome di uno degli 80 prodotti presenti nel paniere (consultalo in pdf), è possibile conoscere in tempo reale i prezzi medi all'origine, all'ingrosso e alla vendita; e in caso di valori troppo discostanti, fare una segnalazione alle associazioni consumatori e rivolgersi a un altro commerciante.
Nel caso di prodotti con due o tre varietà, saranno ricevuti vari messaggi con i prezzi relativi a ogni singola varietà.
I prezzi variano a seconda dell’area geografica: Nord, Centro e Sud. In effetti, come recentemente sostenuto anche dalla nuova indagine Istat, fare la spesa al nord costa di più. Per gli alimentari le città più care sono Bolzano e Milano, con prezzi più elevati di oltre il 10%. Le meno care sono invece Napoli e Bari.
Da visitare il sito internet collegato al servizio: www.smsconsumatori.it.
Sono sufficienti pochi click per simulare una spesa tipo e verificare i prezzi “medi” di frutta e verdura, ma anche carne, uova, pesce e pasta. Nel caso il prezzo rilevato si discosti di molto dalla media giornaliera, il consumatore può segnalarlo a una delle associazioni dei consumatori che collaborano al progetto attraverso lo stesso sito internet.
Il servizio, che costa un milione di euro all'anno, sarà operativo per il triennio 2008-2010, dopo una sperimentazione di 4 mesi tra febbraio e maggio 2006 con 47 prodotti, che ha portato a oltre 3 milioni di contatti.
Per il ministro uscente alle Politiche agricole Paolo De Castro si tratta di “un sistema innovativo a portata di tutti che aiuta a risparmiare e protegge dalle speculazioni”.
Otto le sigle coinvolte nell'iniziativa: Acu, Adiconsum, Adoc, Adusbef, Codacons, Federconsumatori, Movimento consumatori, Movimento difesa del cittadino. Queste, a loro volta, potranno segnalare i casi di presunta speculazione sui prezzi direttamente al Garante per la sorveglianza dei prezzi.
L'attività di rilevazione dei prezzi al dettaglio coinvolgerà tutta Italia: 18 regioni, pari al 99,2% della popolazione e 33 province. Tra le città campione ci sono i principali capoluoghi di regione altri grandi province italiane: Milano, Torino, Genova, Venezia, Verona, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo, Catania e Cagliari. Da martedì a sabato 44 rilevatori effettueranno dei campionamenti nei punti vendita.