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 BERLUSCONI: IL COMPLEANNO DI ISRAELE E' IL COMPLEANNO DI TUTTI NOI Data: 06/05/2008
Appertiene alla sezione: [ Politica Estera ]
“Il compleanno di Israele è il compleanno di tutti noi”. “Affettuosi auguri a tutti i nostri amici israeliani”. Lo afferma Silvio Berlusconi in occasione del 60mo anniversario della dichiarazione di indipendenza di Israele attraverso un intervento pubblicato oggi sul quotidiano Yediot Ahronot di Tel Aviv.
Israele è “il popolo della memoria”, una “memoria del tutto particolare che non accusa e non cerca vendetta, che viene anzi proposta al prossimo come tradizione comune di tutta l'umanità”.
Nel messaggio di auguri agli israeliani, Berlusconi rileva che “la memoria è la base dell'identità - sia personale sia collettiva - del popolo”, e sottolinea che pur essendo Israele uno “Stato giovane”, è “difficile pensare a un Paese che abbia simile consapevolezza della profondità delle proprie radici, che (egualmente) rifletta una sofferenza indimenticabile ed una speranza che non si affievolirà”.
Berlusconi riflette quindi sull'impatto della società dei consumi sulle caratteristiche culturali delle tradizioni millenarie. “Proprio in questo periodo - afferma - l'identità israeliana rappresenta valori fondamentali che rafforzano l'individuo e lo proteggono dalla forza opprimente della massa”.
L'identità che viene difesa da Israele, ne è convinto il premier in pectore, “può fungere da base per la ricerca di una identità positiva e costruttiva anche fra i popoli vicini”. “Da questo punto di vista i 60 anni di storia di Israele racchiudono un significato non meno importante che la preservazione della memoria”, conclude Berlusconi.

Silvio Berlusconi ha invitato a palazzo Grazioli gli studenti della scuola media statale ‘Raffaele Resta’ di Turi in provincia di Bari guidata dal preside Francesco Filumena.
Il premier ha parlato di politica e ha ricordato la sua discesa in campo. Ha spiegato ai ragazzi di essere alle prese con la lista dei ministri e ha annunciato la candidatura del pugliese Raffaele Fitto agli Affari regionali.
Nonostante l’esito delle urne, il premier non ha potuto fare a meno di consigliare agli adolescenti un libro speciale della sua biblioteca: “Il libro nero del comunismo”. Perché, avrebbe detto: “I comunisti non sono ancora spariti”.

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