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 FRATTINI: Le dichiarazioni dei ministri spagnoli imprudenti ed estemporanee, Zapatero li richiami Data: 19/05/2008
Appertiene alla sezione: [ Politica Estera ]
L’auspicio e’ che Jose’ Luis Rodríguez Zapatero voglia spiegare "ai suoi ministri di evitare dichiarazioni che sono inutilmente polemiche e sono contro l’indirizzo del governo spagnolo". Ad esprimerlo e’ il ministro degli Esteri Franco Frattini, intervistato questa mattina da Maurizio Belpietro a Panorama del giorno.

Frattini e’ intervenuto sulle nuove dichiarazioni polemiche che alcuni esponenti del governo di Madrid hanno rilasciato, nel corso del fine settimana, commentando le decisioni che l’Italia si appresta a compiere in materia di immigrazione. "Ci sono state da parte di due ministri, la vicepresidente del Governo spagnolo María Teresa Fernández De la Vega e il nuovo ministro del Lavoro (Celestino Corbacho ndr), dichiarazioni che sono state puntualmente smentite dal presidente Zapatero" ha detto Frattini che ha ricordato che gia’ a Lima il presidente del governo spagnolo aveva "personalmente e poi pubblicamente chiarito in primo luogo che lui vuole lavorare in spirito tradizionale di amicizia e di collaborazione con il presidente Berlusconi e con l’attuale governo italiano".


Per il ministro degli Esteri "le dichiarazioni di ieri del ministro del lavoro spagnolo dopo la smentita e dopo il chiarimento del primo ministro siano dichiarazioni imprudenti ed estemporanee". E sono in chiara antitesi "contro l’indirizzo che lo stesso Zapatero aveva dato con le sue dichiarazioni pubbliche". Per questa ragione, ha proseguito Frattini, "confido che il primo ministro spagnolo voglia in qualche modo spiegare, indicare, ordinare, trovate voi la parola, ai suoi ministri di evitare queste dichiarazioni che sono inutilmente polemiche e sono contro l’indirizzo del governo spagnolo. In secondo luogo credo sia interesse della Spagna, oltre che dell’Italia, avere una collaborazione mediterranea per lavorare al governo delle politiche migratorie". Frattini si dice certo che proprio Madrid capisca "perfettamente che senza una collaborazione mediterranea ed europea i flussi migratori che oggi arrivano a Lampedusa domani ricominceranno per le isole Canarie con la stessa con cui arrivavano quando" era responsabile europeo dell’immigrazione.

"Io - ha spiegato Frattini - ne so bene quanti ne arrivavano. Poi Zapatero ha avuto la mano dura, anzi durissima, ha espulso decine di migliaia di persone con metodi direi molto rigorosi e molto severi. proprio il rigore di Zapatero in due anni ha portato al calo del 70 per cento dei flussi di clandestini verso le Canarie. Quindi la mano dura di Zapatero semmai per noi e’ un esempio da imitare nelle politiche migratorie italiane".


Il ministro degli Esteri ha spiegato quindi qual e’ lo spirito di fondo con cui approcciare l’argomento. Servono "misure rigorose che rispettino i diritti umani delle persone, ma dicono innanzitutto ai paesi d’origine che coloro che hanno commesso reati, coloro che non possono entrare debbono essere riaccompagnati ai paesi d’origine rispettando ovviamente i loro diritti. Si tratta di persone umane, ci mancherebbe altro. Ma e’ ovvio che non si puo’ avere tolleranza perche’ altrimenti per ogni immigrato illegale che noi in qualche modo incoraggiamo a venire ne arrivano altre dieci. Perche’ loro guardano la televisione, capiscono l’italiano. In tutti questi paesi della cintura meridionale del mediterraneo si guarda la televisione italiana. Quando si dice che il governo e’ tollerante - ha aggiunto - tutti si preparano ad arrivare da noi, e’ evidente".

Molto importante, nella gestione complessiva della vicenda, l’appuntamento di Frattini con l’ambasciatore italiano a Madrid. "Gli diro’ che continui nell’attivita’ di sensibilizzazione - ha spiegato - facendo presente che l’Italia e’ prontissima a collaborare in modo intenso con gli spagnoli anche per fare dei pattugliamenti congiunti nel mediterraneo meridionale perche’ c’e’ un’area che interessa noi e loro". Ed e’ proprio sulla collaborazione tra Roma e Madrid che il ministro pone forte l’accento: "Gli immigrati che arrivano dall’Algeria vanno qualche volta verso la Sardegna, qualche volta le verso le isole Baleari. Quindi abbiamo proprio un interesse comune a lavorare assieme". Ragione di piu’ per impedire l’uscita di dichiarazioni "estemporanee, improvvisate, imprudenti. Insomma questi ministri debbono chiedere al presidente Zapatero prima di parlare".

Quanto ai mezzi tecnici per effettuare il pattugliamento, l’ex vicepresidente della Commissione europea spiega che si impieghera’ in primo luogo la marina, ma non solo. "Utilizzeremo dei mezzi con un coordinamento europeo che sono la marina, gli elicotteri, gli aeroplani e un pattugliamento anche con una rete satellitare di collegamento. Perche’ se non li intercettiamo vicini ai porti di partenza, quando poi li sorprendiamo in alto mare si trovano in pericolo di vita. Ed e’ chiaro che innanzitutto si deve salvare la vita. Se invece ce ne accorgiamo quando stanno per partire con un mezzo satellitare adeguato, che ovviamente gia’ esiste, noi possiamo intervenire alla partenza". Mezzi di cui l’Italia gia’ disponeva ma che non aveva impiegato "per una mancanza". L’Italia "ha utilizzato poco i finanziamenti europei che sono consistenti. Solo per quest’anno l’Italia avra’ 35 milioni di euro, 70 miliardi delle vecchie lire, che verranno dati dall’Europa solamente per interventi sull’immigrazione. Impiegarli quindi e’ fondamentale". L’ultima battuta, Frattini la dedica all’ipotesi di reato di immigrazione clandestina, di cui si sta ancora "ragionando". "Io credo personalmente che la misura migliore sia affidarsi ad un disegno di legge, cioe’ lasciare al Parlamento la proposta di introduzione del reato perche’ mentre su altre misure come i respingimenti, le espulsioni si puo’ agire con un decreto legge quando si fa un nuovo reato che si mette nel codice penale credo serva un disegno di legge. Non bisogna rinunciare ma adottare un disegno di legge su cui, come si dice, il Parlamento anche con il contributo dell’opposizione e’ sovrano".

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