"Il decreto sull’emergenza rifiuti affida dei poteri speciali alla divisione distrettuale dell’antimafia della procura di Napoli per i reati ambientali. I poteri pero’ saranno limitati all’emergenza rifiuti". Lo ha affermato il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo, nel corso di un’audizione in commissione Ambiente, che ha ribadito:
"Non esiteremo ad adottare scelte anche dolorose e difficili con la fermezza necessaria per riportare la Campania ad una situazione propria di un Paese civile", per "riportare la normalita’ dove il senso della normalita’ c’e’ il forte rischio che si smarrisca".
Durante l’audizione, mentre la Camera ha iniziato l’esame del decreto legge sul’emergenza rifiuti in Campania, il ministro dell’Ambiente ha espresso "massima solidarieta’ e pieno incondizionato sostegno del governo a Guido Bertolaso, che in questi giorni e’ coinvolto, senza essere destinatario di alcun addebito, nell’ennesima bufera mediatico-giudiaziaria. Il rapporto tra giustizia ed emergenza rifiuti e’ delicatissimo. Nel pieno e assoluto rispetto delle prerogative della magistratura esprimo un timore che ritengo legittimo: non vorrei che si ingenerasse in chi viene chiamato ad affrontare questa difficile sfida, la sensazione di essere comunque a rischio, l’impressione di trattare una materia dalla quale e’ difficile uscire indenne.
Credo invece che si dovrebbe creare un clima diverso, una forte, comune volonta’ di operare incisivamente nel rispetto della legge e con il conforto di tutte le istituzioni". Quanto alle cause che hanno portato alla drammatica situazione campana, la Prestigiacomo ha osservato che č il frutto del "fallimento" sulla materia "delle istituzioni locali cosi’ come delle gestioni commissariate che si sono susseguite" insieme alla "resistenza di alcune fasce della popolazione che si sono opposte all’apertura di siti. E poi sulla vicenda c’e’ l’ombra della malavita organizzata contro cui ci sara’ l’impegno massimo dello Stato"