L'altra sera, ad una delle tante trasmissioni televisive in cui Di Pietro, l'ex PM di Milano e ora ministro per le infrastrutture, è intervistato da galeotti conduttori, l'ex PM., strabuzzando gli occhi e storcendo la boccuccia, si è detto "angosciato", sino al punto di "non poter chiudere occhi la notte", a causa dell'invito rivolto dal Papa ai "politici cattolici" di non acconsentire al varo della legge sulle unioni di fatto. "Io, ha detto Di Pietro, come cristiano sono angosciato da questa imposizione della Chiesa". Ed appariva (solo apparenza, appunto) tanto angosciato da spingere l'ex ministro Alemanno di A.N. a rincuorarlo, battendogli amichevolmente una mano sulla spalla. Ma Di Pietro non aveva fatto i conti con Vittorio Feltri, l'impertinente direttore dell'ancor più impertinente quotidiano milanese "Libero". Feltri, senza minimamente scomporsi, a chi gli chiedeva un commento su questa angoscia di Di Pietro, ha ricordato due cose. 1. Il Papa, ha ricordato Feltri, si è rivolto ai cattolici di cui egli è il Capo, unanimemente riconosciuto; non ai cristiani di cui i cattolici sono una parte, consistente, ma solo una parte, cosicchè dando elegantemente dell'ignorante a Di Pietro. 2. l'adesione alla Chiesa Cattolica e ai suoi principi e valori è atto di scelta del singolo il quale però, ove l'accetti, non può disconoscerne a piacere taluni rispetto ad altri. Perciò, la presunta angoscia di Di Pietro è per un verso fasulla, frutto di un ignoranza di fondo che confonde cristianesimo con cattolicesimo, per altro verso è strumentale, finalizzato, per Di Pietro, ad apparire ciò che non è. Sottoscriviamo.