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 IL GRANO ANTITALEBANO Data: 04/06/2008
Appertiene alla sezione: [ Politica Estera ]
Sarà il frumento a sconfiggere i talebani. Questa è almeno la speranza di chi crede nella "mano invisibile del mercato" come soluzione ai problemi del mondo, speranza che adesso ha qualche buona ragione per avverarsi.

Sembra infatti che a causa del generale aumento dei prezzi alimentari, con il grano a tirare, i contadini afghani stiano abbandonando il papavero da oppio e, complice anche il blocco delle importazioni di frumento dal Pakistan, riconvertano massicciamente i campi alla più tradizionale - e meno pericolosa - coltura.

Per la prima volta dall'inizio della guerra (2001) la produzione di oppio è infatti in calo. Secondo un rapporto delle Nazioni Unite, confermato dal ministro afghano responsabile delle operazioni anti-narcotici - generale Khodaidad - Oltre 20 delle 34 province del Paese sono attualmente opium-free.
Ma il fenomeno non sembra collegato a significativi progressi militari dell'alleanza.

Anche nelle aree controllate dai talebani qualcosa sta infatti cambiando: in base a testimonianze, nella provincia di Helmand il grano sta rimpiazzando il papavero, tagliando una notevole fonte di reddito per i guerriglieri.
Laddove gli sforzi militari non sono riusciti per 7 anni, potè quindi il mercato.

In linea teorica, la riconversione dovrebbe danneggiare i talebani per due motivi.
Primo, il commercio del grano necessita di infrastrutture maggiori rispetto a quello dell'oppio per produrre gli stessi profitti; in uno stato di guerra, difficilmente i guerriglieri possono provvedervi.
Secondo, molti contadini potrebbero coltivare il frumento per l'autoconsumo, mentre l'oppio deve essere venduto attraverso la rete commerciale controllata in gran parte dagli studenti islamici.

Nel 2006, l'Afghanistan era responsabile del 90% della produzione mondiale di oppio, per un valore dell'export che - secondo l'ultimo rapporto Onu su crimine e droga (2007) - supera i 3 miliardi di dollari, circa la metà dell'intero pil del Paese. Più del 12% degli afghani (23 milioni in tutto) è coinvolto nella coltivazione del papavero.

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