“Il Patto della Salute non è stato toccato in alcun modo. Da una prima previsione di un miliardo di euro di tagli, il Governo, tra mille sforzi e sacrifici, è prima sceso a 250 milioni, poi è riuscito a scongiurare anche quelli, quindi il Fondo Sanitario Nazionale non viene ridotto neanche di un euro”. Lo ha affermato il ministro per i Rapporti con le Regioni, Raffaele Fitto, che ha spiegato:
“Quanto all’ingiusto ticket da 10 euro sulle prestazioni specialistiche introdotto nel 2007 dal Governo Prodi e poi sospeso è una scelta che non abbiamo fatto noi e che non condividiamo. Troveremo comunque il modo di scongiurarne la reintroduzione. Il Presidente Errani ha ragione quando dice che la soluzione deve arrivare dal Governo, ma bisogna anche comprendere che questo Governo ha già compiuto sacrifici enormi per scongiurare il previsto taglio alla sanità. Abbiamo ridotto drasticamente la spesa per il funzionamento dello Stato e della politica, abbiamo garantito la copertura di provvedimenti coraggiosi che stanno già incidendo positivamente sui bilanci delle famiglie e delle aziende italiane. Nella prossima settimana torneremo a sederci al Tavolo con le Regioni per trovare la soluzione. Mancano all’appello 834 milioni di euro da reperire con interventi normativi, perché al momento, purtroppo, non è possibile un ulteriore trasferimento da parte dello Stato. Una soluzione - ipotizza il Ministro - potrebbe essere quella di incidere in modo minimo su alcune voci di spesa che non intaccano i servizi ai cittadini e consentirebbero alle Regioni di recuperare le risorse per coprire il mancato introito del ticket. Penso, per esempio, ad una riduzione minima, basterebbe anche solo il 10%, di alcuni costi come: le indennità di Direttori Generali, Sanitari ed Amministrativi delle ASL, dei Collegi Sindacali, dei Nuclei di valutazione, delle Commissioni per invalidità civile, delle Commissioni giudicatrici per l’espletamento dei concorsi, delle Commissioni di Collaudo per le acquisizioni di beni e servizi e di alcune voci analoghe. Ne discuteremo con le Regioni, ma sarebbe certamente un bel segnale se insieme riuscissimo a scongiurare la reintroduzione di una tassa ingiusta e odiosa come il ticket sulle prestazioni specialistiche, con interventi di questo tipo che incidono in maniera assolutamente marginale sui destinatari, non intaccano la spesa per i servizi ai cittadini e al tempo stesso dimostrano la volontà di uno sforzo comune. Su questo terreno ci aspettiamo, e saremo naturalmente disponibili ad accogliere, ulteriori proposte responsabili che ci arriveranno dalle Regioni”.