La ricetta del ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, per rilanciare la scuola italiana e' semplice. Basta partire dal presupposto che ''non ci sono alternative alla scelta di ridurre la spesa pubblica''. In una lettera pubblicata sul ''Corsera'', il responsabile delle finanze dello Stato entra nel dibattito sul sistema scuola, figlio ''del nullismo del '68'', che per esempio ''ha portato via i voti sostituendoli con i giudizi''. Eccola quindi la strada consigliata da Tremonti per restituire dignita' e ruolo sociale alla scuola italiana: ''L'idea che mi pare giusta e' quella di mettere al posto dei nuovi giudizi i vecchi numeri'', scrive il ministro dell'Economia. Secondo punto toccato da Tremonti la questione legata al caro-libri, ''che cambiano con una frequenza forsennata e parossistica'', ma ''le scuole non sono dottorati di ricerca dove si e' sempre sulla frontiera del cambiamento''. Il cambio annuale dei libri ''e' poi contrario all'interesse delle famiglie'' ed e' ''una pratica ingiustificata che disabitua gli studenti a trattare i libri con cura, a considerarli oggetti di valore e dunque degni di attenzione''.