Per la riforma federalista un accordo con l'opposizione ''non bisogna farlo per forza, ma e' meglio, perche' e' preferibile non incendiare gli animi, se si possono mantenere i rapporti. Quando si comincia a litigare non si sa piu' che cosa succede e che cosa riusciamo a fare''. Parola di Umberto Bossi che in una lunga intervista a Il Giornale si dichiara persino disponibile ad aprire le braccia a Pierferdinando Casini nella maggioranza ed azzarda: ''Se vota il federalismo gli offro il mio ministero''. Su un ritorno dell'Udc in area Pdl Bossi confessa di non essere ''cosi' contrario, anche se ''Casini e' un po' rompiballe e vuole essere inseguito. Dice di andare sempre in chiesa, speriamo che porti a qualche miracolo''. ''Lasciamo fare a Berlusconi - aggiunge Bossi - per me l'unica cosa importante e' il federalismo e se Casini lo vota va bene anche Casini. Se passa il federalismo gli offro il mio ministero, tanto poi che ci starei a fare?''. ''Se vogliamo - spiega ancora il leader del Carroccio tornando alla necessita' di un accordo a largo spettro per la riforma - abbiamo i numeri per andare avanti da soli. Pero' e' meglio trovare un accordo con tutti, inclusi i sindaci che dovranno gestire la riforma, ce ne sono di bravi anche a sinistra''. ''Il nostro federalismo - prosegue ancora Bossi parlando del suo prossimo incontro con il cardinale Bagnasco - e' una riforma che va bene per tutti. Cercheremo di parlare anche con i vescovi''.