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 SINISTRA ALL'ATTACCO IN ORDINE SPARSO Data: 02/09/2008
Appertiene alla sezione: [ Il commento del giorno ]
La sinistra è in grande confusione. I mesi estivi non hanno certo migliorato la situazione, anzi: si è accentuato il già forte divario tra margheritini, ex-querciaioli e neo-ulivisti, prosegue lo scontro sotterraneo su chi deve e dovrà indicare e mantenere la rotta, non esiste al momento una strategia unica di opposizione contro il governo. E allora, avanti con le iniziative spontanee:

1.Veltroni cerca di inserire un cuneo tra la Lega e An riportando in primo piano la questione del voto agli immigrati già per le prossime elezioni amministrative;

2.Di Pietro si scatena per incornare quello che per lui è il drappo rosso della riforma della giustizia;

3.il leader del principale sindacato Epifani tenta di montare la panna dell’opposizione barricadiera del tempo che fu contro l’inevitabile accordo su Alitalia, agitandosi con un doppio intervento, uno preventivo ieri sull’Unità e uno risolutivo oggi sul Corriere della Sera.

Schegge impazzite? Sì, anche, ma proprio questo agire in direzioni diverse e magari contrastanti accentua la pericolosità di una opposizione che procede in ordine sparso, aumenta il rischio che qualche favilla possa generare tra qualche tempo un medio o grande fuoco non organizzato.

La sinistra, in parte forzata dalla necessità, in parte per far vedere all’opinione pubblica che essa esiste ancora, ha adottato la linea facile dello “sparo su tutto quello che si muove, non importa se ci prendo o no”.

Il tentativo di apparire opposizione nobile e carica di ideali al seguito del candidato Obama ha destato solo ilarità e commenti salaci nella gente comune, che deve ridurre intanto gli acquisti di generi alimentari, consumare meno benzina, contrastare un futuro non facile.

Ma come? Noi poveri cittadini ci dobbiamo preoccupare per le rate del mutuo di casa, noi poveri piccoli imprenditori dobbiamo fare i conti con il calo dei consumi, visto che un colosso come Fiat ha ridotto in anno di oltre il 25% le vendite e voi della sinistra ci venite a proporre il modello Obama che è tutto americano, che fa parte di un sistema totalmente diverso se non opposto a quello della sinistra, e non si sa neanche se vincerà o no a novembre?

Al ritorno in patria dei pellegrini di Obama, al ritorno di quelli che si sono esibiti in prima fila davanti alle telecamere dei tg italiani sui gradini del sacrario del Partito Democratico americano, la prima immersione totale nelle cose di casa era necessaria. Quasi per reazione, ecco perciò come è nata questa grande pagliacciata dell’attacco in ordine sparso su temi diversi e spesso contrastanti.

E da qui alla fine dell’anno ne vedremo altre ancora.

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