“Basta con lo scontro, è ora di dialogare col Pdl sulla nuova giustizia” e sulle intercettazioni “bisogna stabilire nuovi criteri per la loro pubblicazione, altrimenti rischiano di diventare un'arma politica”. Lo afferma Luciano Violante, pd ed ex presidente della Camera, in un'intervista al Giornale.
“Berlusconi - spiega Violante - non lo abbiamo scelto noi, lo ha scelto la maggioranza degli italiani”. Ora dunque “va sostenuto lo sforzo di Veltroni per costruire un rapporto non demonizzante tra i due schieramenti: non è debolezza ma lungimiranza”. Parlando di intercettazioni, secondo l'ex presidente della Camera, queste sono “insostituibili” nei casi di “corruzione o mafia”. Andrebbero limitate? “Si dice che sono troppe - ragiona - ma non si possono fare raffronti numerici con altri Paesi”. Nel merito della riforma della giustizia, Violante ritiene che si debba intervenire perché “il Csm è troppo condizionato dalle correnti della magistratura”.