STAGIONI di Mario Rigoni Stern
È uscito in questi giorni nelle librerie italiane il nuovo libro di Mario Rigoni Stern, intitolato Stagioni. Lo scrittore veneto racconta in modo esemplare quelle piccole e grandi trasformazioni della natura che caratterizzano le stagioni sull'altipiano, dove lui vive.
Ci mostra molte cose in queste pagine: dono bellissimo dei grandi narratori, quelli capaci di raccontare storie sempre diverse e in più ogni volta, libro per libro, costruirci intorno un universo. L'universo di Mario Rigoni Stern è l'altipiano e il bosco; anche se siamo andati mille volte in un bosco come quello di cui lui parla, solo attraverso i suoi libri lo vediamo davvero e lo capiamo.
Questo bosco è intrecciato nelle sue opere ai ricordi della guerra, alla memoria dei compagni perduti, di quelli che hanno vissuto quell'esperienza con lui. Montagna, natura e guerra sono nella sua narrativa strettamente legate.
Il freddo, la neve, il gelo: partiamo dall'inverno, il momento più difficile per la natura, ma anche quello per molti versi più affascinante.
Ecco una serie di riflessioni che Rigoni Stern ha fatto in un incontro pubblico, un racconto straordinario che vogliamo regalare a tutti voi, specie a quelli che non hanno avuto la fortuna di essere presenti quel giorno.
Chi conosce la sua produzione narrativa sa che abbiamo già incontrato molte riflessioni sulle stagioni, sulla montagna tanto amata, sulla natura e sull'inverno nei suoi romanzi e in particolare ne Il bosco degli urogalli, dove si parla di boschi, cacciatori, animali e montagne. Ma anche quando è la guerra la protagonista terribile dei suoi racconti, come nel più celebre dei suoi libri, Il sergente nella neve, non mancano mai riferimenti al clima, alla natura e ai suoi mutamenti.
In particolare sono l'inverno e la neve, che in alta quota dura più che altrove, a riempire di immagini suggestive i suoi libri. E con l'inverno comincia il suo racconto.
(a cura di Leonardo Sciannelli)