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 ALITALIA: SI USI IL BISTURI E SENZA PIETA' Data: 16/09/2008
Appertiene alla sezione: [ Il commento del giorno ]
I piloti Alitalia sostengono che mille esuberi tra di loro sono "un dramma non gestibile". Certo perdere il lavoro dev'essere un'esperienza non facile. Leggo però G.A. Stella che riporta che, ad esempio, per cinque aerei cargo Alitalia impiega 135 piloti. Alcuni di questi signori, oltre a tutte le prebende dei loro colleghi, probabilmente lavoravano un mese all'anno, continuando a percepire stipendi faraonici mai visti dai pari grado europei. Oggi però sarebbero vittime. Quindi non importa se per decenni hanno rubato lo stipendio; quella parte dev'essere dimenticata. Non se ne vergognano neppure.
Nessun mea culpa, nessuna scusa, niente.
Dal 1991 al 1996 (sotto i governi Andreotti, Amato, Ciampi, Berlusconi e Dini) i dipendenti Alitalia erano scesi da oltre 22000 a 18850 (tutti prepensionamenti, quindi soldi nostri). Dal 1997 al 2001 (sotto Prodi, D'Alema e Amato) i dipendenti Alitalia sono passati da 18850 a 23478 (sempre GA Stella): l'equivalente di tutti i dipendenti Parmalat. In sostanza hanno fatto ruotare 4/5 mila dipendenti inutili, facendoci pagare il prepensionamento. Il livello del servizio nel frattempo era attestato su "insoddisfacente".
La responsabilità è anche dei politici e dei manager, beninteso. Si potrebbe addirittura dire che i dipendenti siano vittime della malagestione. Meglio complici, visto che il bottino lo intascavano loro. Alitalia è un tumore per il Paese. Un tumore che abbiamo cercato di far regredire senza rimuoverlo e le cui "cure" ci sono costate più di quanto potevamo permetterci. Ora è giunto il momento di incidere con il bisturi. Senza rimorsi.

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