Il presidente del consiglio Silvio Berlusconi intervenendo a Porta a Porta tratta il tema dell’integrazione dei cittadini stranieri in Italia e piega che “il nostro atteggiamento verso gli immigrati deve essere memore di quello che è stato il passato del nostro paese, perchè noi fino a qualche decennio fa eravamo patria di immigrati. Bisogna considerare che da noi arrivano spesso persone che pagano somme importanti a delinquenti che fanno il passaggio sul mare e che affrontano il rischio di un viaggio. Vengono qui nella speranza di una vita e un futuro migliore e il nostro non può che essere un atteggiamento di generosità e considerazione”.
E aggiunge: “Dobbiamo avere un atteggiamento diverso a seconda dei casi se è un immigrato che si vuole integrare e vuole essere un lavoratore oppure viene qui per delinquere”. Per Berlusconi nei confronti del cittadino straniero che viene in Italia per lavorare “noi dobbiamo garantire e proteggere il lavoro ma anche la casa, la sanità e la scuola”.
E proprio la scuola elementare secondo il premier “è il momento più importante di integrazione di un cittadino, in questo caso di un bambino, nel nostro paese”. Nello specifico per il presidente del consiglio “anche per la scuola abbiamo fatto attenzione che non ci siano differenze nei confronti dei bambini figli di immigrati e la stessa cosa deve avvenire per la sanità“.
Berlusconi spiega che anche la Lega può fare parte di questo cammino di politica di integrazione. “Ci sono alcuni esagitati iscritti al movimento che a volte hanno delle espressioni che fanno pensare che la Lega sia fatta tutta da persone senza aperture e generosità. Io posso dire che conosco persone della Lega generose nell’accoglienza e con grande apertura e rispetto degli immigrati. Credo che la Lega, che vede il suo sogno, quello del federalismo fiscale, tramutarsi via via in realtà possa veramente stare con noi nelle decisioni che intendiamo assumere nei confronti della questione dell’integrazione”.
Infine il premier chiarisce il significato di integrazione ossia “conoscenza della lingua e rispetto delle tradizioni del nostro paese. Noi pretendiamo dagli immigrati che si comportino come un ospite che viene a casa nostra e che si deve adeguare alle nostre regole. A quelli che vogliono veramente integrarsi daremo il massimo del supporto e dell’aiuto”.
“I partiti metteranno nelle liste persone professioniste per essere rappresentati al meglio in tutte le commissioni”.
Silvio Berlusconi parla della legge elettorale sulle europee. Cinque per cento come soglia di sbarramento? “Significa - risponde - non disperdere i parlamentari, il Pdl potrebbe arrivare ad essere il primo gruppo nel Ppe e incidere nelle decisioni del parlamento europeo facendo gli interessi dell’Italia”.
Berlusconi poi parla delle ipotesi di mettere le preferenze nelle liste: “Sarebbe un ritorno al passato, si ritornerebbe alla vecchia politica e ai finanziamenti occulti”.
“Ci apriamo all’energia nucleare. Ho un rapporto diretto con la presidenza francese e il premier britannico per immettere fondi nella realizzazione di centrali prima esterne al nostro Paese, poi ci saranno realizzazioni anche in Italia”.
“Entro la fine della legislatura ci sarà una centrale nucleare anche in Italia”, promette il premier.
Berlusconi parla anche della riforma dell’istruzione e delle manifestazioni di protesta contro la Gelmini. “La nostra scuola elementare, con l’abolizione del maestro unico, aveva portato a due conseguenze: la prima nei confronti degli alunni, che non avevano più un punto certo di riferimento, la seconda era che mentre il numero degli alunni diminuiva aumentava quello degli insegnanti. Dunque, siamo arrivati a degli esuberi e ad un costo del 20-30 per cento superiore a quello che, invece, dovrebbe essere il costo per lo Stato della scuola elementare”.
Il premier ritiene che il ritorno al maestro unico “sia importante”. E spiega: “Non è vero che con questo maestro non si studiano più le lingue straniere, perchè sarà affiancato da insegnanti di inglese ed educazione fisica”.
Poi, sull’orario scolastico, aggiunge: “Non è vero che c’è una riduzione della scuola a tempo pieno, anzi attraverso la possibilità di impiegare quegli insegnanti che non lo sono più, visto che c’è il maestro unico, avremo la possibilità di aumentare del 50 per cento la scuola a tempo pieno”.
Secondo Berlusconi, questa “è una riforma positiva accompagnata da altri fattori altrettanto positivi: l’introduzione della divisa e delle regole di rispetto verso i maestri”.
Nella pubblica amministrazione “ridurremo a metà della metà le consulenze con un risparmio di un miliardo e mezzo solo per questa voce”.
Il governo nella pubblica amministrazione “non ricorrerà ad assunzioni” anche grazie al lavoro del ministro Brunetta contro i fannulloni, assicura il premier.
Abolire le province? “Non abbiamo rinunciato a questo”. E abolire le regioni a statuto speciale? “Avrebbe una conseguenza molto vivace e comunque dobbiamo ancora discutere”.
Per quanto riguarda il presidenzialismo “è sul tavolo, fa parte del programma ma non abbiamo ancora esaminato questo problema, lo faremo quando faremo la riforma del Parlamento”. Per quanto riguarda il federalismo il premier si augura che “ci sia concordia da parte di tutte le forze politiche”.
“Io penso che la lode che sia una cosa possibile. Io sono autoironico...”. Berlusconi così promuove l’operato del governo. “Sono un buon presidente del Consiglio e non mi risparmio, mi do un buon voto e so di avere molti meriti per la vita dell’aldilà...”, scherza.
“Io guardo già avanti, non ho rimpianti, non ho rimorsi. Il governo ha fatto bene e le manifestazioni sono organizzate dalle minoranze. Comunque con noi lo Stato è tornato ad essere lo Stato, abbiamo usato la forza dell’esercito e questa cosa è stata avvertita positivamente dai cittadini, oggi c’è un governo che governa”, afferma ancora il premier.