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 BERLUSCONI: GRAZIE AL PD GOVERNEREMO ALUNGO Data: 17/09/2008
Appertiene alla sezione: [ Politica Nazionale ]
“Il Pdl è una forza politica che non si ferma al 42% ma deve andare a recuperare coloro che non si riconoscono in questa sinistra che ha profondamente deluso gli italiani”. Silvio Berlusconi detta la linea di marcia del nuovo partito, parlando al comitato costituente del Popolo delle Libertà. L’impresa “storica” di costruire il Pdl” dice è quella di dar vita a “una forza politica aperta che possa riferire a tutti gli elettori attraverso siti internet, sedi locali, circoli che manterremo vivi. “Possiamo essere il partito degli elettori e degli eletti. Avremo resistenze” ha aggiunto “ma c’è lavoro, spazio e gloria per tutti…”. “Dobbiamo fare sì che la storia politica dell’Italia sia segnata dal bipolarismo. Voi - scandisce ai cento costituenti presenti del Pdl riuniti a piazza di Pietra - siete qui per elaborare lo statuto di una forza politica nuova che rappresenti credenti e non credenti, laici e cattolici, riformisti”.
Poi attacca Veltroni: “Il leader del Pd aveva cominciato bene”, ma “nei fatti” si è dimostrato “del tutto inesistente”, perché i democratici “hanno scelto la stessa linea e i vecchi vizi della loro provenienza storica”, ha aggiunto, affondando: “Dimentichiamo ogni speranza di poter collaborare con loro, dovrà passare ancora un’altra generazione”. Anche perché, sostiene il premier, “questa sinistra non andrà al governo per i prossimi 10-15 anni”.Sinistra in crisi, insomma, mentre “il governo produce fatti che generano apprezzamento. Un apprezzamento record nella storia dell’Italia e della democrazia: il 63,7%”.Questo perché, sottolinea, “il nostro non è stato un governo della politica e delle parole, ma un governo del fare. Abbiamo restituito agli italiani la certezza dell’autorità dello Stato”.
Berlusconi affronta poi il tema della riforma della legge elettorale per le Europee e ribadisce un punto fermo: il 5% dovrebbe essere lo sbarramento logico, niente preferenze e cinque circoscrizioni.
Il presidente del Consiglio, tra le altre cose, ha liquidato i cronisti che gli chiedevano se si dichiarerebbe antifascista con poche battute: “Io penso solo a lavorare per risolvere i problemi degli italiani” ha tagliato corto il premier. Infine, ai cento membri del comitato costituente del Pdl, Berlusconi ha suggerito di “lavorare in fretta e per il futuro”. “Dimenticate di fare interviste e adottate una regola di condotta: parlare soltanto nelle conferenze stampa convocate presso i Ministeri. Ricordate che molti di voi sono a capo delle istituzioni, occorre mettere fine alla politica del chiacchiericcio e delle parole” è stato l’invito del premier.

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