"Mancò la fortuna, non il valore" è la frase che dettata dall'eroe e Medaglia d'Oro al Valor Militare Bechi Luserna è scritta sul Monumento ceh a Quota 33 del deserto intorno ad El Alamein che ricorda il sacrificio e l'eroismo dei Caduti italiani della più cruenta battaglia su terra africana della seconda guerra mondiale: carristi delle divisioni Trieste e Trento, paracadutisti della Folgore e della Nembo, camicie nere volontarie della Brigata Bir el Gobi.
La ricordiamo alla vigilia della visita ufficiale in Egitto del presidente Napolitano con l'auspicio che il Capo dello Stato , così come il presidente Ciampi a Cefalonia, vi si rechi per rendere omaggio a nome dell'Italia ai suoi Morti in guerra.
La visita che il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano svolgera’ in ottobre al Cairo potrebbe essere "il momento giusto" perche’ l’Egitto conceda all’Italia la titolarita’ del suolo su cui sorge il sacrario di El Alamein. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri Franco Frattini, in visita nella capitale egiziana, sottolineando di aver "trasmesso una lettera personale del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi al presidente egiziano Hosni Mubarak" relativa al sacrario. Al momento, l’Italia non e’ proprietaria del terreno in cui riposano i suoi caduti nella battaglia di El Alamein, una delle piu’ sanguinose della Seconda Guerra Mondiale. Ad aprile l’ex premier Romano Prodi aveva strappato a Mubarak la promessa di trasferire al nostro paese la proprieta’ dell’area, in cui riposano circa 5mila caduti. "Ho fiducia che Mubarak compia un gesto di amicizia verso l’Italia e il popolo italiano", ha dichiarato Frattini, ricordando che il nostro e’, "tra quelli europei, il paese piu’ amico dell’Egitto" e confermando "la stima" nei confronti di Mubarak.