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 SAN GIIULIANO DI PUGLIA: BERLUSCONI INAUGURA LA NUOVA SCUOLA Data: 20/09/2008
Appertiene alla sezione: [ Politica Nazionale ]
Il premier Silvio Berlusconi mantiene gli impegni assunti con gli italiani. Nel 2002 un terremoto colpì un’area del Molise e nel comune di San Giuliano di Puglia, in provincia di Campobasso, crollò la scuola elementare: sotto le macerie persero la vita 27 bambini. Una tragedia che turbò l’intero Paese. Berlusconi, che anche allora era presidente del consiglio, dispose un rapido intervento del governo per soccorsi e aiuti e s’impegnò a ricostruire la scuola con criteri antisismici moderni, tali da scongiurare il ripetersi di sciagure intollerabili in un Paese avanzato.

Anche quell’impegno è stato mantenuto e ieri il premier, col ministro Mariastella Gelmini e il sottosegretario Guido Bertolaso, ha inaugurato il nuovo complesso scolastico battezzato “ Scuola Angeli di San Giuliano”.
Non si è trattato del solito, rituale taglio del nastro. C’è stato un momento di commozione durante la visita al cimitero in cui riposano le piccole vittime, quindi un incontro franco e aperto, estremamente positivo con gli amministratori e le famiglie dei bambini morti nel crollo.
Ma fatti come quello di San Giuliano non possono essere soltanto occasione di ricordo e di solidarietà, fanno emergere problemi ancora irrisolti nel nostro Paese. “ Anche perché il sacrificio dei 27 bimbi non sia vano – ha detto il presidente del Consiglio – mi impegno personalmente ad un piano di sicurezza nelle scuole italiane…Abbiamo ricevuto un’eredità difficile su cui dovremo lavorare”.
Sì, un’eredità difficile: ci sono istituti da revisionare e mettere in sicurezza, 2.700 nei comuni ad alto rischio sismico, 12 mila in quelli a medio rischio.

Un lavoro immane, ma l’esecutivo di centrodestra non eluderà l’impegno. “Il governo – ha detto il premier – metterà in campo un piano per mettere in sicurezza le prime 100 scuole”. E’ solo l’inizio, la sicurezza delle strutture scolastiche diventa un obiettivo rilevante, sul quale i cittadini potranno misurare la serietà e l’impegno del premier e della sua squadra.
L’attuale governo riserva ai problemi della scuola l’attenzione che meritano, e accanto alle riforme che riguardano contenuti e organizzazione dei percorsi formativi c’è anche la questione delle strutture edilizie. Il premier è deciso: la scuola italiana sarà più seria e in sedi più sicure.

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